E’ stata abbattuta a Milano la statua di Sant’Antonio, trovata rovesciata a testa in giù nella fontana, e svuotata di tutta l’acqua che conteneva. Il monumento si trova di fronte al santuario di Sant’Antonio da Padova, fra le via meneghine Farini e Maroncelli, ed è stato con grande probabilità vittima di qualche atto vandalico. A sostenerlo è padre Saverio Biasi, il guardiano dello stesso convento, che parlando oggi con i microfoni de Il Giorno ha spiegato: “La statua è alta circa due metri e mezzo ed è in bronzo, quindi piuttosto pesante. Non può essere stata una persona sola a spostarla”. Fortunatamente il Sant’Antonio di bronzo non si è rotto, reggendo l’urto con la vasca sottostante: “Per fortuna non si è rotta – ha spiegato padre Biasi – e non è stata danneggiata neppure la vasca. Con tutta probabilità è stata fatta scivolare dal basamento, al quale non era ancorata, tra le 23 e mezzanotte”. La fontana era stata appena ripulita dagli addetti alla manutenzione del comune di Milano e non è da escludere che proprio questo gesto abbia fatto da esca: “Il monumento lustro – ha detto ancora il guardiano del convento – può aver attirato di più l’attenzione fino a far scattare l’atto vandalico”.



STATUA SANT’ANTONIO ABBATTUTA: “ABBIAMO ALLERTATO LE FORZE DELL’ORDINE”

Ad aiutare a risolvere il mistero potrebbero essere le telecamere della zona, che potrebbero aver inquadrato i responsabili del gesto vandalico. “Abbiamo allertato le forze dell’ordine – ha aggiunto e concluso padre Biasi – questo non è l’unico attacco vandalico verificatosi in zona: di recente sono stati anche frantumati vetri di auto”. La statua di Sant’Antonio è parte di una fontana di circa 45 metri quadrati dove al suo interno troviamo una vasca trapezoidale di pietra e due vaschette tonde. E’ opera dello scultore Giuseppe Maretto, e si trova in via Farini da quasi 90 anni, precisamente dal lontano 1932. Sant’Antonio viene riprodotto nella sua famosa predica ai pesci, avvenuta a Rimini, quando, visto che gli uomini non lo ascoltavano, decise di rivolgersi appunto alle creature marine che affiorarono a migliaia. A conferma, la scritta incisa sulla base del monumento “Udite la parola di Dio voi pesci del mare e del fiume”.



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