Dalla protesta per ottenere maggiori diritti civili contro il razzismo – dal caso George Floyd, ma non solo – fino alla follia di abbattere statue perché direttamente o indirettamente “tangenziali” a tesi razziste, con una sostanziale “cancellazione” della cultura passata: ecco che la “cancel culture” si abbatte anche contro la Chiesa cattolica, con l’aumento silenzioso ma atroce degli atti vandalici contro luoghi o statue di personaggi legati alla religione cattolica. Nei giorni caldi post-omicidio Floyd addirittura si è visto non poche statue di Gesù abbattute da alcune frange fanatiche del maxi movimento Black Lives Matter perché considerate «simbolo del suprematismo»: il grido di allarme arriva oggi con chiarezza dai vescovi americani «Chiese incendiate, statue di Cristo e della Vergine Maria vandalizzate o decapitate: crescono, negli Stati Uniti, gli episodi di danneggiamento contro luoghi e simboli del cattolicesimo». Con un reportage su Vatican News si riporta la nota della Conferenza episcopale locale (Uscccb) a firma di due arcivescovi Thomas G. Wenski e Paul S. Coakley, presidenti rispettivamente del Comitato episcopale per la libertà religiosa e del Comitato per la giustizia interna e lo sviluppo umano.
LA CONDANNA DEI VESCOVI USA
«Che si tratti di gesti compiuti da singoli individui tormentati che gridano aiuto o da agenti di odio che cercano di intimidire, questi attacchi sono il segno di una società che ha bisogno di guarigione», si legge nella dura nota della Chiesa americana. Tali attacchi ai luoghi sacri cattolici sono il segno di una società che continua ancora di più ad avere bisogno di «guarigione. Si tratta di incidenti in cui le azioni umane sono chiare, ma le motivazioni no». Secondo i vescovi americani, non deve venire meno lo sforzo per comprendere i motivi di questa improvvisa e violenta distruzione di sacri simboli dell’amore e della devozione: «preghiamo per tutti coloro che l’hanno causata, e rimaniamo vigili contro di essa». È proprio seguendo l’esempio di Cristo che può arrivare l’unica vera, sincera e opportuna risposta all’odio illogico: «Il cammino verso il futuro – sottolineano ancora i presuli – deve passare attraverso la compassione e la comprensione praticate e insegnate da Gesù e da Maria». La proposta della Chiesa americana è quella di contemplare, piuttosto che distruggere, le immagini che rappresentano l’amore di Dio. «seguendo l’esempio del Signore, rispondiamo alla confusione con la comprensione e all’odio con l’amore».