Durante la diretta del primo novembre di Fuori dal coro si è trattato il caso esclusivo delle stazioni di polizia cinesi illegali sul territorio di altre nazioni. Se ne parla già da tempo, soprattutto dopo che 2 stazioni sono state trovate in Olanda. Secondo quanto scoperto in totale le stazioni di polizia illegali nel mondo sarebbero almeno 54, quattro delle quali in Italia. Fuori dal coro ha voluto indagare, scoprendo e visitando una di queste stazioni a Prato.



L’inviato di Fuori dal coro è entrato con le telecamere del programma dentro alla stazione di polizia cinese illegale a Prato. Spacciata per un’associazione culturale, come si legge sulla targa all’ingresso, al suo interno tutto sembra essere arredato per ricordare la sede di un partito o, appunto, un ufficio governativo. In Olanda, nel frattempo, le stazioni di polizia illegali sono state chiuse e l’attività in sé dichiarata illegale, mentre secondo la denuncia del governo olandese lo scopo delle stazioni era quello di perseguitare e reprimere i dissidenti cinesi all’estero. Addirittura, ci sarebbe un video girato a Barcellona in una di queste stazioni, nel quale si vede il portavoce del governo impartire ordini ai “poliziotti” dislocati in Spagna.



Stazioni di polizia cinesi illegali: 4 in Italia

Quella di aprire stazioni di polizia illegali cinesi sul territorio di altri stati è a tutti gli effetti un’attività che viola i trattati internazionali che impongono la cooperazione del governo in cui si trova l’eventuale dissidente (o la persona da individuare e tenere sotto controllo) prima di intervenire. In Italia, a quanto rivela Fuori dal coro, le stazioni sarebbero collocate a Milano, Roma, Firenze e Prato, e sarebbe proprio quest’ultima la principale.

Entrati nella stazione di polizia cinese illegale di Prato, gli inviati di Fuori dal coro hanno chiesto al personale quali fossero i loro compiti. “È tutto scritto qui, io no parlare bene italiano”, sostiene l’uomo cinese, dicendo anche che avrebbe chiamato qualcuno, che tuttavia non sembra essere reperibile. Sui tavoli dell’ufficio erano posizionati dei libri di strategia politica estera di Xi Jinping, ma c’era anche una telecamera, probabilmente usata per gli interrogatori, ma l’operatore ha detto di dover chiudere, invitando i giornalisti ad uscire.



Wang, un dissidente politico che si trova in Olanda, ha commentato la notizia delle stazioni di polizia cinesi illegali sostenendo che “le autorità cinesi vogliono controllarci, la Cina è un paese folle e vuole controllarci in tutto il mondo”. Secondo lui, le stazioni sono parecchie su tutto il suolo mondiale.

La Cina ci spia?

Il dubbio da porsi sulla vicenda delle stazioni di polizia illegali sui territori esteri, secondo Fuori dal coro, è una: la Cina ci spia? La risposta non è così scontata, soprattutto nel contesto in cui l’egemonia cinese sulle economie mondiali è sempre maggiori. Prima è arrivata la “conquista” dei porti italiani, che hanno permesso a Pechino di arrivare agilmente in Europa, poi lo spettro delle energie rinnovabili, di cui la Cina è leader mondiale nella produzione, sostiene la trasmissione di Mario Giordano. Sull’ardua sentenza non ci si può esprimere con sicurezza, ma secondo Fuori dal coro la risposta è scontata ed evidente.