Stefania Ascari, parlamentare del M5S, è stata segnalata alla Procura di Roma dalla Commissione Antimafia con l’accusa di aver violato il segreto nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Via D’Amelio ed in particolare per alcune domande fatte durante l’audizione a Michele Santoro, nelle quali erano contenute informazioni e dettagli provenienti da atti riservati. Il caso della deputata era stato reso noto grazie ad un articolo pubblicato su IlGiornale lo scorso 6 gennaio, nel quale era stata citata parte del dossier affidato alla presidente Chiara Colosimo, nel quale si evidenziava la violazione, che come aveva sottolineato lo stesso quotidiano era: “Volta a screditare il pentimento del collaboratore di giustizia Michele Avola“, in quanto avrebbe escluso la collaborazione esterna nell’attentato dei servizi segreti e di altri mandanti.
Ora che la denuncia è stata depositata, Ascari si difende dichiarando pubblicamente di non aver rivelato nessun segreto ma di sentirsi vittima di un infangamento per delegittimare il suo ruolo nell’inchiesta. Tuttavia, come sostiene l’avvocato di Avola, la principale questione ora non è tanto la divulgazione di informazioni, ma il fatto che la tesi della parlamentare si baserebbe su fatti infondati.
Stefania Ascari, FdI chiede dimissioni per “condotta inaccettabile”
Stefania Ascari rischia l’imputazione per “violazione di segreto” in Commissione Antimafia per le domande rivolte a Michele Santoro nelle quali sarebbero stati svelati dettagli riguardanti i contratti di lavoro del pentito Avola, e altre informazioni riguardanti la sua abitazione e i luoghi abitualmente frequentati per lavoro non solo divulgando parti di atti coperti da riservatezza ma anche mettendo a rischio l’incolumità del collaboratore di giustizia ma anche dell’imprenditore Sebastiano Buglisi , che secondo quanto affermato nelle domande, potrebbe aver assunto Avola presso la Eds Infrastrutture spa in cambio di alcune dichiarazioni false da rilasciare in sede di processo sulla strage.
Su questo punto, sottolineato dal quotidiano IlDubbio, si è soffermato l’avvocato del pentito, Ugo Colonna che ha evidenziato l’impossibilità di poter continuare la difesa in quanto l’audizione dell’avvocato Repici, legale della famiglia Borsellino, è stata secretata. Come pubblicato da IlFatto Quotidiano, la richiesta di Repici sarebbe stata seguita da una richiesta fatta alla presidente Colosimo di: “sottrarre a ogni vincolo di riserbo l’audizione“ in quanto non conterrebbe informazioni riservate sulla vita privata di Avola. La decisione su eventuali provvedimenti nei confronti di Stefania Ascari ora spetta alla Procura, nel frattempo però si è infiammato il dibattito politico e i membri dell’Antimafia di FdI chiedono le dimissioni della parlamentare per “Condotta inaccettabile“.