La corsa al Quirinale sta per entrare nel vivo, Stefania Craxi a tutto tondo tra passato, presente e futuro nella lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Mattino. La figlia del leader del Psi ha esordito ricordando due elezioni del capo dello Stato, la prima quella del luglio 1978, con la nomina di Sandro Pertini: «Mio padre svolse un ruolo fondamentale, da assoluto protagonista. E vide bene perché il socialista Pertini si dimostrò un grandissimo presidente». Opinioni diverse, invece, sull’elezione del maggio 1992…



Stefania Craxi ha un giudizio particolarmente negativo sull’elezione a presidente della Repubblica di Oscar Luigi Scalfaro: «Mio padre sul suo conto si sbagliò. Ebbe fiducia in colui che per quattro anni, dal 4 agosto 1983 al 29 luglio 1987, era stato ministro dell’Interno in un governo a sua guida. Poi Scalfaro si sarebbe rivelato il peggiore di tutti i presidenti della Repubblica: nel 1992 negò a Bettino Craxi l’incarico di formare il governo seguendo il consiglio di Francesco Saverio Borrelli e si comportò da garante di tutte le iniziative tese a cancellare i partiti democratici e favorire i comunisti».



STEFANIA CRAXI SULLA CORSA AL QUIRINALE

Passando all’imminente elezione del capo dello Stato, Stefania Craxi ha spiegato di non vedere grossi ostacoli nella strada che porta Mario Draghi al Colle, sottolineando che l’ex presidente della Bce sta governando di fatto con un sistema semipresidenziale, altra intuizione del padre Bettino. In alternativa, Stefania Craxi ha già in testa un altro papabile candidato, ovvero Silvio Berlusconi: «Non come nome per fare giri a vuoto o come candidato di bandiera. È una personalità pienamente legittimata a diventare presidente della Repubblica e la sua elezione significherebbe riabilitarlo dopo anni di ingiusta persecuzione mediatico-giudiziaria. Non dovesse essere lui il capo dello Stato, proporrei da subito che il prossimo presidente lo nomini senatore a vita».

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