Due persone sono state fermate per l’omicidio di Stefania Fragliasso, la donna di 76 anni trovata morta circa due mesi fa nella sua abitazione di via Santa Lucia ai Filippini nella zona Gianturco, di Napoli. Non avrebbero avuto un ruolo attivo nell’uccisione dell’anziana: l’uomo sarebbe un esperto di cassaforti, mentre la donna avrebbe lavorato per abbattere tutti gli ostacoli logistici. Il figlio Pasquale, intervenuto a “La Vita in Diretta”, ha commentato la notizia della svolta nelle indagini. «È stata un’emozione fortissima, abbiamo pianto di gioia anche oggi, perché stiamo soffrendo da due mesi. È come rivivere la tragedia di nostra madre ogni giorno, ma siamo fiduciosi per la chiusura del cerchio». Inoltre, ha spiegato che ruolo hanno avuto nella rapina e nell’omicidio le due persone che sono state fermate, entrambe di nazionalità rumena. «Sappiamo che ogni persona aveva un ruolo. La donna aveva il compito di farsi aprire la porta di casa, chiamando per nome mia madre. Questo avrebbe fatto cadere nel tranello mia madre». L’altro fermato, l’uomo, aveva il ruolo di aprire la cassaforte. «Ma a casa non c’era, in casa aveva risparmi e oggetti preziosi personali. Avranno preso 3-4mila euro di risparmi, ma è un’ipotesi perché noi figli non conoscevamo l’entità dei suoi risparmi», ha aggiunto il figlio della vittima. Si cerca il basista, che conosceva la zona e ha fornito le informazioni necessarie per far capire quando Stefania Fragliasso sarebbe rimasta sola. I carabinieri sono sulle tracce dei complici: tra questi c’è l’autore materiale dell’omicidio. «C’è massima fiducia nei carabinieri, li ringraziamo per il lavoro che stanno svolgendo», ha dichiarato il figlio dell’anziana assassinata. (agg. di Silvana Palazzo)



OMICIDIO STEFANIA FRAGLIASSO, DUE PERSONE ARRESTATE

Il caso d’omicidio di Stefania Fragliasso arriva finalmente ad una svolta: 76enne trovata morta in casa, uccisa in maniera violenta, legata al letto ed imbavagliata a Gianturco (Napoli), sono stati fermati e arrestati un uomo rumeno e una donna per concorso nell’omicidio della anziana signora. Il marito sarà oggi in collegamento con Pomeriggio 5 per parlare proprio della donna alla quale era legato da oltre 50 anni, un ritorno dopo quanto già raccontato lo scorso 5 maggio: «E’ orrendo vedere una moglie così. E’ morta lei e sono morto anche io. Per me non esistono più giorni, sapere che una donna che ha fatto tanti sacrifici ha fatto una fine simile, per me è impensabile, non ce la faccio. Sono finito insieme a lei», dichiarava l’uomo disperato davanti a quelle immagini della moglie uccisa e massacrata. Ora però la possibile svolta: come riporta Il Mattino, due persone sono state arrestate per concorso in omicidio e rapina, «La donna è riuscita ad abbattere le resistenze della Fragliasso, mentre il romeno è entrato in campo come profondo conoscitore dello scassinamento delle cassaforti. Un omicidio a scopo di rapina. I due non avrebbero materialmente ucciso la donna, si indaga su alcuni complici».



LA RICOSTRUZIONE DELLA RAPINA

Stefania Fragliasso lo scorso 25 marzo 2019 era stata legata con del nastro adesivo e imbavagliata durante una possibile rapina: all’interno del cavo orale fu trovato un indumento intimo. Nell’appartamento non è stato rilevato alcun segno di effrazione, nonostante tutta la casa fosse stata messa a soqquadro. Chi è entrato in quella casa, provocando la terribile morte dell’anziana signora napoletana, conosceva bene le abitudini di tutti i componenti della famiglia visto che sono riusciti ad evitare la presenza di altri parenti e familiari al momento dell’effrazione. Restano le ricerche per chi possa aver materialmente compiuto il delitto e la rapina conseguente, con un caso che purtroppo non si può considerare ancora chiuso, nel dolore che ogni giorno viene provocato alla famiglia Fragliasso. «Aveva i piedi legati con lo scotch, sotto si intravedeva una fascetta di plastica chiusa. Lo scotch era messo abbondante e molto stretto alle gambe, alle braccia, alla bocca e agli occhi. E’ una cosa che mi fa pensare che conoscesse gli assassini: le hanno chiuso la bocca per non farla urlare e gli occhi per non farle vedere chi ci fosse in casa. Chi è entrato sapeva di trovare soldi», raccontava qualche giorno fa il figlio Gennaro, disperato, ai colleghi de La Vita in Diretta.

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