Stefania Giardoni ha raccontato la sua storia di “positiva al Coronavirus da due mesi“. Commessa di Roma era stata dimessa come negativa, ma poi è stata costretta a tornare all’ospedale. La donna ha parlato al Corriere della Sera svelando: “La mia è stata un’odissea. Sono positiva da quasi due mesi. Sono stata ricoverata in tre ospedali, fatto quattro tac ai polmoni e ancora non sono guarita”. La febbre le si era presentata il 29 febbraio con i sintomi che sono peggiorati fino all’esplosione del 7 marzo con tanta tosse da non riuscire a respirare: “Allo Spallanzani mi hanno auscultato i polmoni e si sono accorti che la saturazione era bassa. Sono stata ricoverata e messa in isolamento. Il risultato del tampone è arrivato il giorno dopo e ha parlato di positività. La tac invece ci ha spiegato che c’era una polmonite bilaterale”. La sua storia potrebbe essere importante per cercare di capire come sia possibile una situazione del genere.



“Positiva al Coronavirus da due mesi”: le dimissioni e…

L’odissea di Stefania Giardoni con il Coronavirus è nata con la doccia gelata della sua positività: “Quando me l’hanno detto ho avuta molta paura e mi sono chiesta dove potevo essermi contagiata. Ho pensato al lavoro, toccando i soldi o venendo a contatto con qualcuno che stava male. Molti erano stranieri e del nord Italia”. Per la donna è arrivato poi il trasferimento a Casal Palocco dove era stato allestito il Covid Center 3 e dove è stata curata con l’idrossiclorochina che però ha causato ipertensione come effetto collaterale. Il tampone negativo però ha portato i medici a dimetterla. Stefania tuttavia è stata male nuovamente una volta tornata a casa, il 5 aprile così si è recata al pronto soccorso del San Camillo. E’ così che il nuovo tampone (ne ha fatti 9 in tutto come riporta La Verità) ha confermato il ritorno del Coronavirus. Ora la donna dovrà aspettare dopo domani per capire se stavolta questo incubo è finito davvero oppure no.

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