Stefania Nobile torna a parlare dei pregiudizi di cui lei e sua madre, Wanna Marchi, ancora oggi sarebbero destinatarie nonostante la fine della vicenda giudiziaria che le ha viste condannate ai 9 anni, pena scontata tra carcere e domiciliari e oggi capitolo chiuso. Ospite di Casa Pipol con la madre, dopo aver precisato di avere la fedina penale pulita (cosa che qualcuno, a suo dire, negherebbe per non pagarle le ospitate in tv), Stefania Nobile ha ribadito il suo parere su come l’Italia e gli italiani abbiano trattato il loro caso tra media e opinione pubblica.
Le parole della figlia di Wanna Marchi non hanno risparmiato un affondo al vetriolo contro chi, ancora adesso, insisterebbe a ritenerle sottoposte a procedimenti penali che in realtà non esistono. A confermare l’assenza di pendenze a loro carico, come emerso poche ore fa attraverso una nota pubblicata da Stefania Nobile sui social, anche il loro avvocato che sottolinena quanto segue: “Le mie clienti non hanno alcuna pendenza penale che le veda parti, non sono né imputate né parti offese o parti civili in alcun procedimento, né, per ciò che è dato sapersi, indagate“. L’onda del pregiudizio però non si sarebbe fermata e Stefania Nobile non sembra aver dubbi: “L’Italia non perdona il successo“.
Stefania Nobile contro tutti: “Avremo sempre questo bollino di delinquenti…”
Stefania Nobile e Wanna Marchi oggi hanno cambiato vita e meditano un futuro lontano dall’Italia. La figlia di Wanna Marchi si occupa di ristrutturazioni di negozi in Albania insieme a un gruppo di architetti, ma sostiene che la loro storia di donne “pulite” e ormai libere dai guai giudiziari “non interessa a nessuno”. L’opinione pubblica, a suo dire, guarderebbe soltanto al loro passato, al “torbido”, senza capire che oggi sono due donne diverse da quelle che furono protagoniste delle cronache anni fa: “Io e mia madre oggi facciamo volontariato in carcere, ma il nostro reato non si estinguerà mai. Avremo sempre questo bollino di delinquenti, truffatrici, di tutto quello che di buono mia mamma ha fatto prima, facendo la storia della televisione commerciale, e quello che abbiamo fatto dopo, a nessuno frega (…)”.
A Casa Pipol, Stefania Nobile ha sottolineato il suo punto di vista sulla questione e sulla presunta invidia che graviterebbe intorno alla loro storia: “L’Italia è un Paese che non perdona il successo, questa frase l’ho fatta mia. In Italia piaci quando non conti niente, quando conti qualcosa ti invidiano tutti. Anziché prendere spunto e muovere il c**o…“. Secondo Stefania Nobile, l’evoluzione positiva della loro esistenza, dopo le grane giudiziarie, sarebbe “da imitare” più che da criticare e “giudicare”: “Nella nostra serie si evince questo, donne sole che sono cadute e si sono rialzate due, tre, quattro volte, senza paura mai”. “Oggi sono me stessa – ha concluso Stefania Nobile –, riconosco tutti i miei errori”.