Stefania Nobile è un volto noto della tv e delle cronache, finita al centro di uno scandalo insieme alla madre, la “regina delle televendite” Wanna Marchi, e al sedicente “maestro di vita” brasiliano noto come “mago Do Nascimento”, per anni al loro fianco nella promozione di “rituali” contro il malocchio e numeri del Lotto. Una vicenda che ha fatto molto discutere nei salotti televisivi e sulla carta stampata, ma anche in tribunale con uno sbocco giudiziario nel processo concluso in Cassazione con una condanna: 9 anni e 6 mesi di carcere a Wanna Marchi e 9 anni e 4 mesi a carico della figlia Stefania Nobile per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata.
Dopo aver scontato la pena, tornate in libertà hanno deciso di lasciare l’Italia per vivere in Albania e provare a ricostruire la loro vita. “Ci siamo ritrovate al cento di polemiche che non ci appartengono. Tanti inviti tv, tante motivazioni (successive) per cancellazioni o altre problematiche. La frase detta dai grandi produttori la seguente ‘Hanno problemi con la giustizia’. Ci ritroviamo dopo 9 anni di galera, dopo umiliazioni subite, dopo aver scontato la pena a giustificarci ancora una volta. (…) Io e mammetta siamo due cittadine libere, con passaporto e senza problemi penali (…). Gli italiani i soliti pecoroni? Assolutamente si! Per questo io e mia madre un giorno, non ora, ci leveremo dalle pa**e”. Da questo momento ogni insinuazione che danneggerà la nostra persona per non farci lavorare sarà oggetto di querela”. Stefania Nobile e Wanna Marchi, ancora oggi, si dicono vittime di un sistema di pregiudizi che non le perdonerebbe gli errori del passato. La loro storia, in cui non c’è pentimento (“Non dobbiamo chiedere scusa“, hanno ribadito in più occasioni), è raccontata anche nella docuserie Netflix intitolata Wanna.
Stefania Nobile e Wanna Marchi dopo il carcere: “Su di noi il marchio del sale e dei numeri”
Stefania Nobile e sua madre Wanna Marchi sono finite in cella per anni perché ritenute responsabili di truffe ai danni di persone che si sarebbero indebitate per assecondare i loro “metodi” contro il malocchio e per ricevere numeri del Lotto provando a vincere somme importanti. Un raggiro che avrebbe portato nelle casse delle allora regine delle televendite milioni di euro e che avrebbe avuto come protagonista anche il “mago Do Nascimento“, irreperibile quando entrambe affrontavano il processo da imputate. Intervistata dal Corriere della Sera dopo aver scontato la sua pena, Stefania Nobile ha detto che non cambierebbe il passato e le scelte fatte: “Non mi pare che lo Stato abbia smesso di far giocare i cittadini ai numeri del Lotto. Eppure, conosco gente che in quel modo ha perso la casa. Se non fa un passo indietro lo Stato, non vedo perché Wanna Marchi dovrebbe pentirsi. E poi, se si trattava davvero di persone senza soldi, che si sono indebitate, come hanno raccontato in tribunale, come mai all’epoca riuscirono a pagare 300 milioni di lire ad un mago?“.
In carcere, Stefania Nobile ha dichiarato di aver vissuto “anni tremendi” e di essere riemersa, sempre insieme all’inseparabile madre Wanna Marchi, dal limbo della detenzione: “Nonostante una pena così severa – ha aggiunto ai microfoni del Corriere –, siamo uscite sane da questa esperienza e abbiamo ripreso in mano la nostra vita, ricominciando a lavorare. Eppure, è rimasto su di noi il marchio del sale e dei numeri. Anche se le stesse cose, in Italia, continuano a farle tanti altri: di maghi in televisione continuano a vedersene. Forse lo Stato dovrebbe chiedere a Wanna Marchi di insegnare alle persone come non farsi fregare dai maghi“.