Stefania Rocca, chi è e carriera tra cinema e televisione
Stefania Rocca vanta 30 anni di carriera ed è una delle attrici più celebri del panorama televisivo e cinematografico italiano. Nata a Torino, classe 1971, ha studiato recitazione prima al Centro sperimentale di cinematografia di Roma e poi all’Actors Studio di New York. Il debutto al cinema arriva nel 1994 col cortometraggio Effetto di Federico Cagnoni, l’anno successivo viene invece diretta da Giulio Base in Poliziotti. Ma il vero grande successo arriva nel 1997, quando Gabriele Salvatores la arruola nel cast del film Nirvana nei panni di Naima.
Nel corso della sua carriera Stefania Rocca ha incontrato i più grandi attori e registi del cinema italiano. Nel 2002 ha recitato al fianco di Fabio Volo in Casomai di Alessandro D’Alatri, nel 2004 Dario Argento l’ha voluta per il film Il cartaio e, nello stesso anno, ha recitato per Carlo Verdone in L’amore è eterno finché dura. In televisione, invece, è stata protagonista di numerose fiction: nel 2012 viene arruolata in Una grande famiglia con, tra gli altri, Stefania Sandrelli e Alessandro Gassmann, per poi recitare in Di padre in figlia, Tutta colpa di Freud e Vita da Carlo.
Stefania Rocca, i premi ricevuti e le battaglie sociali
La carriera di Stefania Rocca è stata costellata da grandissimi successi e altrettanti premi e riconoscimenti. Grazie alla sua interpretazione in Casomai ha ricevuto una candidatura per il David di Donatello e per il Nastro d’argento come miglior attrice protagonista. Inoltre ha vinto un Ciak d’oro nel 1997 come miglior attrice non protagonista per Nirvana.
L’attrice è inoltre interessata all’evoluzione della società e alle battaglie che coinvolgono e per cui lottano le nuove generazioni. In un’intervista al Corriere della Sera nel febbraio 2023, ha parlato del suo spettacolo teatrale La madre di Eva ispirato all’identità di genere, tema che le sta a cuore: “La diversità ai miei occhi è ricchezza, è creatività, un linguaggio fluido. Mi è servito molto il contatto con associazioni di genitori e figli e figlie che vivono questo percorso di transizione, un viaggio di amore e sensibilità da cui ho appreso molto“.