Stefania Rocca a “La Vita in Diretta” per raccontarsi e spiegare perché viene definitiva una donna “rock” e anticonvenzionale. «Se mi guardo indietro vedo che non sono cambiata per nulla, a parte le rughe. Ho acquistato più consapevolezza, diciamo saggezza. Sono meno irrequieta e ho spostato l’attenzione sulla famiglia e sui figli. Ma sono anche attrice, quindi so di essere egocentrica». A proposito della fiction “Tutti pazzi per amore” racconta: «C’era una bellissima sintonia e sinergia sul set. Ci siamo divertiti tanto. Alcune cose ce le siamo inventate al momento… Io ed Emilio (Solfrizzi, ndr) ci divertivamo anche a stuzzicarci». Di quelle canzoni cantate lei rivela di aver scelto “Nessuno mi può giudicare”. Da quel momento ha interpretato tutte “donne normali”, rispetto ai personaggi del passato. Un cambio legato alla costruzione della sua famiglia. «Non volevo essere etichettata come la moderna cyber punk, ma è vero anche che quel cambiamento ha coinciso con l’essere diventata mamma».
STEFANIA ROCCA A LA VITA IN DIRETTA: IL MATRIMONIO E I FIGLI
Stefania Rocca è passata al teatro perché poteva cambiare ruoli. Ma come si concilia la maternità con la sua personalità? «Penso di essere una mamma affettuosa e giusta per i propri figli, altre volte non lo penso. Alla fine penso che saranno i miei figli a giudicarmi. Per ora sto imparando tanto da loro, perché ti spingono a metterti in discussione», spiega a “La Vita in Diretta”. Particolare anche la scelta dei nomi dei figli, Leone Ariele e Zeno. «Volevamo due nomi corti, poi abbiamo deciso di scegliere il nome quando li avremmo visti. E allora quando è nato Leone mio cognato diceva che aveva gli occhi da leoncino, mentre il pediatra diceva che non piangeva ma ruggiva». Il secondo invece si chiama Zeno come il protagonista del libro di Italo Svevo. Invece sul matrimonio con Carlo Capasa: «Non avevamo organizzato nulla. I nostri figli ci chiedono della torta e allora ci siamo fermati in una pasticceria. Loro ci hanno aggiunto i loro giocattoli».