Si attendono le valutazioni di Ema e FDA sul vaccino ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Negli scorsi giorni Pfizer e BioNTech hanno pubblicato i dati sull’efficacia del vaccino con dosaggio ridotto, ora la palla passa alle autorità che dovranno dare il proprio parere sulla somministrazione. Stefania Salmaso, epidemiologa dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie), ospite di ’24Mattino’ su Radio24, ha commentato così la possibilità: “Ancora non si sono visti dati, ci sono stati annunci delle cause farmaceutiche che sono promozionali. Ancora non ci sono abbastanza dati, quelli delle case farmaceutiche vanno passati al vaglio dall’Ema, ancora non abbiamo contezza di questa bontà dei risultati”.

Gli annunci fatti sono di business, perché aumentano il valore delle azioni in borsa e ci sono leggi di mercato che regolano il tutto. Noi ci fidiamo dei dati solidi che sono valutati dalle agenzie regolatorie, chiaro che la strada richiesta dalla medicina è quella di non avere protezione solo dai 12 anni in su. Le case stanno mettendo a punto i loro prodotti che noi abbiamo richiesto” ha proseguito l’epidemiologa che poi ha aggiunto: “Vaccinare tra i 5 e i 12 anni è una valutazione che gli enti regolatori devono considerare per i benefici. Al di là della bontà del vaccino bisogna sempre esprimere il rapporto rischio-beneficio. È vero che hanno dimostrato di essere meno toccati dal virus passato, ma la Delta è molto più aggressiva e tocca anche i bambini. C’è il timore del long Covid, l’infezione a lungo termine che può portare dei danni e conseguenze di salute per mesi o anni. L’idea di far prendere naturalmente l’infezione è sbagliata perché può causare danni a lungo termine. Sulle quarantene dico che è un problema mettere tutta la classe in blocco, ma ci dovrebbero essere delle microbolle ristrette che ci fanno capire come pescare i possibili contagiati”.

Salmaso: “Non siamo fuori dalla pandemia”

Nonostante la campagna vaccinale ha raccolto parere positivo di molti, con milioni di italiani già immunizzati con doppia dose e altri in attesa di essere sottoposti alla prima, Stefania Salmaso ha sottolineato che ancora non si è fuori dalla pandemia: “Non ne siamo ancora fuori perché abbiamo scelto la strategia della convivenza col virus, stiamo mitigando il più possibile cercando di diminuire il più possibile gli effetti negativi. Il virus continua a circolare, lo fa come faceva prima ma questa volta tra tutti coloro che non sono vaccinati. Per questo non ne siamo fuori, ma stiamo facendo di tutto cercando di ridurre di molto i rischi”.

Stefania Salmaso ha poi aggiunto: “In qualsiasi fascia d’età si vede chiaramente che chi alimenta questa pandemia sono i non vaccinati, continua a muoversi inalterata tra loro e l’invito è correre ai ripari accettando la vaccinazione. L’immunità di gregge in queste condizioni non è percorribile, chi non è vaccinato rischia e chi è vaccinato rischia meno perché il rischio zero non esiste. Bisogna tenere le giuste misure per essere prudenti.