La nota attrice italiana Stefania Sandrelli, sta vivendo l’emergenza coronavirus rinchiusa in casa nella sua abitazione di Roma. Il suo volto, come ricorda Repubblica, è stato uno di quelli più proiettati sulle facciate dei palazzi romani, nell’ambito dell’iniziativa #Cinemadacasa. “Mi emoziona – dice a riguardo, intervistata sempre dallo stesso quotidiano – un atto d’ amore verso il mio povero e amatissimo cinema, una creatura che ha accompagnato la mia vita e che sta subendo un colpo mortale, ma che spero resisterà”. La Sandrelli racconta di restare quasi tutto il tempo in tuta: “Ne ho cinque ma a forza di metterle si sono scucite e ho imparato a fare rammendi da sarta, accomodo tutto”. Ovviamente non può mancare il cibo e la cucina: “Ho scoperto le friselle, con i pomodori e l’olio d’ oliva sono la mia cena. Sgranocchiarle mi dà gusto e un po’ di sfogo. A volte dico “Giovanni (Soldati, il suo compagno ndr), non è che mi salta un dente?” Ho ancora tutti i miei…”.



STEFANIA SANDRELLI: “VORREI TORNARE A RECITARE”

La Sandrelli svela anche un aspetto della sua vita, che forse per molti risulta essere inedito: non naviga nell’oro. “Lei non ci crederà – racconta la 73enne viareggina – ma io ho bisogno di lavorare per vivere. Per carità, non mi lamento, c’è chi ha più bisogno. Ma non sono una adolescente, ho appena perso tre lavori. Ho due, ma proprio due risparmi per la vecchiaia, ancora lontana. Non vorrei dover bussare ai miei figli, sono sempre stata autonoma, amo mettere le buste con i soldini per i nipoti. Vorrei la tranquillità di una vita piacevole, con piccole gioie”. E a proposito dei suoi parenti, quelli che le mancano di più sono i suoi nipoti, che la Sandrelli definisce “Le mie cinque meraviglie. Non posso mettermi a frignare – aggiunge – ma se vedo la mia nipotina, sei anni ad agosto, non riuscirei a trattenermi”. E fra i tanti modi per passare la giornata, anche i balli e i canti: “Faccio la mia ballatina per muovermi un po’, il cd con il meglio di Paul Anka, canzoni che mi mandano in estasi. Canto a squarciagola con lui le mie preferite, Crying in the wind, Dont’ ever leave me, le vecchie Diana, You are my destiny su cui facevo pattinaggio da ragazzina”. L’intervista si conclude con due desideri per il futuro prossimo: “Vorrei vedere la mia famiglia ma è dura perché so che non potrei abbracciarli, baciarli. E poi vorrei tornare sul set. Perché dopo cento film la mia passione per il cinema è rimasta intatta”.

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