La morte di Stefano Ansaldi, ginecologo campano trovato senza vita a Milano nei pressi della Stazione Centrale resta un vero e proprio giallo. L’uomo è stato rinvenuto sgozzato e in un primo momento si era ipotizzata la possibile rapina dagli esiti fatali. Tuttavia, dopo aver acquisito le immagini delle telecamere della zona, gli investigatori non hanno confermato la presenza di nessun soggetto in fuga né testimoni. Sarebbe tutta da dimostrare, ma tra le ipotesi al vaglio non è del tutto esclusa quella del suicidio. Tanti gli elementi che andrebbero ad alimentare questa tesi, a partire dal cellulare scomparso: si pensava inizialmente che fosse stato il killer a portarlo via ma in realtà il cellulare risulta spento un’ora prima e forse è stato proprio Ansaldi a liberarsene prima del presunto drammatico gesto.
Tra le ipotesi sulle quali gli inquirenti sono al lavoro, oltre a quella della rapina e del suicidio, anche quella dell’omicidio per motivi personali o economici. Eppure, dallo scorso martedì l’ipotesi maggiormente “battuta” sembra essere proprio quella del suicidio. Continua intanto il lavoro degli investigatori che stanno sentendo amici, colleghi e testi e visionando anche le immagini di altre telecamere poco più lontane dal luogo del ritrovamento del corpo, al fine di escludere una eventuale aggressione con fuga in un civico della via senza farsi riprendere.
STEFANO ANSALDI, GINECOLOGO SGOZZATO A MILANO: SI È SUICIDATO?
L’autopsia sul cadavere di Stefano Ansaldi sarà definitiva e contribuirà a fare luce sulle modalità del taglio alla gola che in un primo momento non sembrava essere un colpo inferto da davanti. Sul coltello rinvenuto, ovvero l’arma del delitto, non sarebbero state trovate impronte e lo stesso Ansaldi indossava guanti in lattice. Il coltello da cucina non sembrerebbe nuovo anche se i familiari della vittima non hanno saputo dire con certezze se fosse stato preso o meno dall’abitazione. Ancora molteplici gli indizi che alimenterebbero la tesi del suicidio come ad esempio il biglietto di sola andata dello scorso sabato da Napoli a Milano. L’uomo aveva un appuntamento nel capoluogo lombardo? A quanto pare non aveva legami di lavoro nè conoscenze. Mancherebbe tuttavia l’eventuale biglietto che confermerebbe il gesto estremo e anche le analisi sulle macchie di sangue potrebbero essere utili a ricostruire nel dettaglio la dinamica del presunto delitto.