Stefano Bettarini è l’ospite della puntata di stasera di Rivelo. Lui è un tipo da samba e rumba insieme, ma ci sa fare un po’ con tutti i balli. Lo ha dimostrato ampiamente a Ballando con le Stelle, e stasera, da Lorella Boccia, dà prova di essere ancora in forma. La conduttrice lo invita ad alzarsi e a fare un mini-show con tanto di movimento del bacino, per appurare se l’età abbia contribuito ad arrugginirlo oppure no. Ma Bettarini non si fa certo cogliere impreparato, e accetta volentieri la sfida. Subito dopo è il momento di scegliere la carta: tutte, nel mazzo, sono correlate ad argomenti che riguardano la sua vita. La conduttrice ne mette subito da parte una, quella del Cigno Nero: “Dopo capirai perché”, dice. Anche Stefano è chiamato a fare una prima selezione, e la carta che pesca è quella dello scaldacuore, che altro non è che un golfino, un maglione. Questa carta corrisponde agli “amori della sua vita”. (agg. di Rossella Pastore)



Stefano Bettarini a Rivelo

Stefano Bettarini si racconta a tutto tondo in una lunga intervista, da quanto avvenuto al GF Vip, quando ha rivelato i tradimenti multipli ai danni dell’ex moglie Simona Ventura, fino all’aggressione al figlio Niccolò Bettarini. L’ex calciatore sarà infatti ospite di Rivelo per la puntata di oggi, giovedì 16 gennaio 2020, come sempre in onda su Real Time. “Le mie dichiarazioni sui tradimenti reciproci durante il matrimonio con Simona Ventura? Lì hanno voluto cavalcare l’onda dicendo che i tradimenti erano stati durante il matrimonio, ma in realtà, quando feci i nomi, erano tutte storie avvenute dopo la separazione”, dice a Lorella Boccia, svelando anche di aver partecipato al reality anche per riuscire a separare il dolore dovuto alla separazione. In quel periodo il Betta non riusciva a superare la separazione, a cui è seguito il divorzio, “per me è stato come un lutto… ho sofferto io, hanno sofferto i miei figli… me la sono portata dietro per tanto tempo… il lutto è una cosa molto più tragica, però io l’ho vissuta in maniera devastante”. Ora che ha al suo fianco Nicoletta Larini, con cui ha partecipato a Temptation Island Vip, il cielo sembra essere di nuovo sereno per Bettarini. Questo non gli impedisce però di riservare parole dure per Gerò Carraro, ex compagno di Super Simo. Agli occhi dell’ex calciatore infatti, il figlio di Nicola Carraro ha fatto di tutto per mettere zizzania fra lui e l’ex moglie, mettendo persino becco sul legame ancora vivo fra loro. Ancora oggi, Betta è sicuro che Gerò avrebbe fatto meglio ad entrare in punta di piedi, a pensare innanzitutto ai figli della sua compagna, voler bene ai ragazzi come se fossero sangue del suo sangue.



Stefano Bettarini: il ricordo drammatico dell’aggressione a Niccolò

Per Stefano Bettarini rimarrà un ricordo drammatico quanto accaduto al figlio Niccolò Bettarini, accoltellato due anni fa mentre si trovava all’esterno di una discoteca e solo per aver difeso un compagno che si trovava con lui in quel momento. “Sono stato svegliato la mattina da un mio amico che mi è venuto a suonare il campanello… ‘guarda Stefano, tuo figlio è grave, è in fin di vita, l’hanno accoltellato all’uscita di un locale’… Sono volato immediatamente a Milano, mentre andavo ho chiamato la mamma, che era a sua volta fuori, e mi ha un po’ tranquillizzato dicendo che aveva parlato con la ragazza e che non era in fin di vita”, racconta a Rivelo. Betta non è riuscito a realizzare comunque che il figlio si sarebbe salvato se non quando lo ha visto con i suoi occhi. “In quel momento ti passano mille cose per la testa”, sottolinea, “poi ho visto che aveva preso 13 coltellate, però fortunatamente nessuna di queste aveva leso organi vitali”. Attimi drammatici per l’intera famiglia, che si è stretta subito attorno al ragazzo ed ha sfoggiato la ben nota unità che Bettarini e Simona Ventura hanno costruito con tanta fatica. In merito al suo passato, l’ex marito della conduttrice invece non può fare a meno di pentirsi di aver appeso le scarpette al chiodo troppo presto: “A 33 anni, considerato che fisicamente non ho mai avuto grossi problemi, potevo durare altri 5 anni. Il ricordo più bello? L’esordio in Nazionale con Trapattoni, persona straordinaria che ancora oggi sento”.

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