Il famoso architetto milanese Stefano Boeri si sfoga sui social e attraverso i microfoni del Corriere della Sera dopo aver sfiorato un drammatico incidente frontale lungo la A7 insieme alla sua famiglia. Secondo quanto ha raccontato poche ore fa, avrebbe rischiato di scontrarsi con un tir che procedeva contromano, a velocità sostenuta, mentre viaggiava in auto con il figlio, la nuora incinta e il nipotino di due anni.



Stefano Boeri ha descritto una scena sconvolgente che adesso, dopo la grande paura, sarà al vaglio del suo avvocato per capire se vi siano estremi per una denuncia per tentato omicidio. “Io e i miei familiari, e chissà quante altre persone, saremmo potuti morire per colpa di quel tir“, ha dichiarato al quotidiano ancora scosso dall’accaduto. Un frontale mancato per un soffio grazie alla prontezza di riflessi di Stefano Boeri, alla guida del veicolo, e al fatto che, in quei terribili istanti, la corsia centrale fosse libera da altre auto così da consentirgli un repentino spostamento evitando uno schianto che avrebbe potuto provocare una strage.



Il racconto di Stefano Boeri dopo l’incidente sfiorato con un tir contromano sulla A7

Stefano Boeri ha parlato dell’accaduto in un lungo post su Instagram e ha aggiunto alcuni dettagli ai microfoni del quotidiano di via Solferino, spiegando di valutare l’ipotesi di una denuncia a carico dell’autista del mezzo pesante che ha rischiato di schiantarsi contro l’auto su cui viaggiava con figlio, nuora e nipote poche ore fa. Passata la paura, resta lo shock per un episodio che ora può raccontare ma che avrebbe potuto avere un esito decisamente drammatico.

Secondo il suo racconto, che inizia con un amaro “Devo sfogarmi“, tutto sarebbe successo sabato scorso quando, intorno alle 14:50, viaggiava verso il Ponente ligure con i familiari all’altezza di Dorno (Pavia) sulla A7: “Sto andando sui 140 all’ora nella corsia di sinistra – ha scritto sui social il famoso architetto –, sto parlando con mio figlio di politica italiana (forse porta sfiga) quando mi compare davanti il muso di un tir enorme. Contromano. Faccio appena in tempo a guardare che sulla corsia di destra non ci siano macchine e mi butto sulla corsia centrale. Ci fosse stata un’altra macchina eravamo spacciati. Bastava un attimo di disattenzione, non dico il cellulare ma anche solo la stazione radio da sintonizzare sul cruscotto e sarebbe finita. Ci fermiamo e chiamiamo il 118. Non so cosa sia successo, come sia potuto succedere. Questo delinquente oltretutto non era fermo ma procedeva spedito“. A concludere il suo sfogo un appello agli automobilisti: “Stiamo tutti attenti quando guidiamo: idioti e criminali sulle strade sono armi letali a grappolo. E non vale la pena rischiare per una telefonata o qualsiasi altra cavolata. Me lo ricorderò“. Secondo la ricostruzione del Corriere, l’autista del tir, percorsi circa due chilometri in contromano in autostrata, sarebbe stato fermato e sottoposto all’alcol test, risultato positivo. Il primo provvedimento sarebbe il ritiro della patente.