Stefano Bonaccini ospite della nuova puntata di “Onorevoli confessioni“, il programma che racconta la vita al di fuori dal Palazzo dei più noti leader politici italiani. Questa settimana Laura Tecce incontra il Presidente della Regione Emilia Romagna che ha deciso di lasciarsi intervistare su di un campo di calcio raccontando la sua infanzia. Bonaccini, infatti, ha accettato di aprire la borsa dei ricordi e raccontarsi dall’infanzia: da un piccolo problema di salute che l’ha costretto a subire una delicata operazione al cuore fino alla scelta di dedicarsi alla vita politica. Non solo, spazio anche ad una confessione su di un sogno irrealizzato: quello di diventare un centravanti di serie. Intanto il Presidente della Regione Emilia Romagna si trova ad affrontare, come peraltro tutti gli altri Presidente, un aumento importante dei contagi da Coronavirus. Se la Lombardia, Lazio e Campania hanno annunciato un coprifuoco giornaliero dalle ore 23.00 fino alle 5.00 del mattino, Bonaccini al momento ha dichiarato al Tgr dell’Emilia Romagna: “in questo momento non vediamo necessità di altre restrizioni. Non in Emilia Romagna, dove crescono i numeri, però stiamo facendo un tracciamento enorme”.
Stefano Bonaccini: “No restrizioni al momento in Emilia Romagna”
Stefano Bonaccini, infatti, ha parlato anche dei test rapidi partiti nelle farmacie: “circa 10mila persone, studenti e genitori, si sono recati nelle farmacie, vuol dire che la misura è molto apprezzata. Non bisogna mai cantare vittoria, stare sempre molto attenti. Il virus sta circolando anche da noi, seppur in modo più contenuto che in altre parti d’Italia”. Non solo, Bonaccini ha anche rassicurato sulla presenza dei posti letto in terapia intensiva: “in Emilia-Romagna abbiamo già allestito 634 posti letto di Terapia intensiva permanenti, dai 449 che erano, distribuiti sulla rete ospedaliera delle diverse province: siamo dunque ormai a un passo dall’obiettivo di 641 fissato dal ministero della Salute sei mesi fa per la nostra regione”. Per Bonaccini, infatti, è assolutamente impensabile pensare ad un secondo lockdown generalizzato: “no a lockdown, non possiamo permettercelo”. Sul finale il Presidente dell’Emilia Romagna ha inviato tutti a stare attenti: “se facciamo le cose per bene, con la dovuta intelligenza e capacità, possiamo reggere anche questa seconda difficile ondata. Non bisogna sottovalutare nulla”.