Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, è intervenuto nella mattinata di oggi, martedì 20 luglio 2021, ai microfoni di “Omnibus”, trasmissione in onda su La 7, per fare il punto della situazione sulla questione politica e pandemica nel nostro Paese. Il governatore, esponente del Partito Democratico, ha dichiarato che se l’Italia somigliasse un po’ di più all’Emilia-Romagna, sarebbe “un Paese migliore. Io su questo non ho nessun dubbio. Lo dicono la qualità della sanità pubblica, degli asili nido, gli investimenti sull’innovazione e la lotta alla dispersione scolastica, l’investimento sull’innovazione digitale con il ‘tecnopolo’ che ospiterà il centro meteo europeo, strappato al Regno Unito”.
Bonaccini ha poi sottolineato che, a suo modo di vedere, l’Italia è un grande Stato, nel quale però la politica deve essere percepita più vicino alla gente rispetto a quanto accade al momento e deve essere fatta di un confronto costante e quotidiano con i territori: “A volte assisto a teatrini un po’ troppo da accademia, invece servirebbe un dialogo in cui si aiuta la gente a comprendere fino in fondo ciò che facciamo”.
STEFANO BONACCINI: “SENZA VACCINI DOVREMMO RICHIUDERE TUTTO”
Dopo un rapido passaggio in materia di Ddl Zan (“Condivido quello che dice Letta: bisogna lavorare per ottenere quello che c’è già in molti Paesi e, per questo, mi auguro si riesca ad approvare il disegno di legge”), Stefano Bonaccini a “Omnibus” ha affrontato il tema del vaccino obbligatorio per il personale medico e sanitario, ribadendo che esistono regolamenti specifici e ribadendo un’affermazione già effettuata in altri salotti televisivi: “Un operatore sanitario che non vuole vaccinarsi deve cambiare mestiere, perché qui entrano in ballo i discorsi della tutela della vita delle persone”.
Il governatore ha rimarcato che, se in questo momento ci fosse l’ondata che sta arrivando senza potere disporre, per quanto concerne l’Emilia-Romagna, di oltre 2 milioni di cittadini vaccinati definitivamente, ora sarebbe di nuovo il momento di chiudere tutto. “Chi sceglie di fare quella professione deve preservare l’esistenza delle persone. Per le scuole, invece, mi piacerebbe discutere l’eventuale obbligo per il personale e credo che lo farà il Governo nelle prossime settimane”, ha chiosato Stefano Bonaccini.