Il filosofo Stefano Bonaga, ospite di “Stasera Italia” su Rete 4, si è lasciato andare a qualche insolita riflessione sull’emergenza coronavirus e la crisi economica che ha causato. «La narrazione fa parte della politica, facciamo l’elenco delle narrazioni da Berlusconi a Monti e Renzi? E poi la politica è parte del Paese reale. Non sopporto discorsi del tipo che esiste un mondo vero e uno immaginario. Smettiamo di pensare che da una parte c’è verità e dall’altra osservazione». Quando ha cominciato a prendere le difese del governo il discorso si è fatto più complesso: «Con rispetto di tutti, ma voi pensate veramente alla libertà del volere? Ma è un’invenzione! Non siamo libero a priori. Il governo poteva fare meglio? Faccio fatica a vedere alternative migliori». Poi il filosofo Stefano Bonaga è stato più chiaro: «Non credo che il governo non abbia fatto quello che poteva. Bonus biciclette e monopattino? Era un’idea nata per la paura del contagio nel trasporto pubblico. Sono sciocchezze? Ma all’inizio non ci sono strategie…».



STEFANO BONAGA E L’INSOLITA TEORIA SULLA BUROCRAZIA…

A proposito di strategie, il filosofo Stefano Bonaga a “Stasera Italia” parla anche di piano e visioni: «Ma parli con dieci economisti e hanno dieci posizioni diverse! Possiamo avere un po’ più di pietas, come dicevano i latini?». Considerando il fatto che con pietas si intende quel sentimento di affetto e profonda devozione, in particolare verso genitori, patria e divinità, il filosofo suggerisce quindi devozione nei confronti del governo? E infatti Rosanna Cancellieri ribatte: «Mi scusi dottor filosofo, ma la pietas non mi viene. Loro dovrebbero avere pietas e forte senso di responsabilità nell’affrontare i problemi enormi che ci sono». A partire dalla burocrazia che “soffoca” gli italiani. «La solita menata sulla burocrazia… Ma c’è una teoria, che si chiama “teoria dei sistemi aperti” secondo cui per ridurre la complessità dell’ambiente bisogna complessificare il sistema. Va elasticizzata, complessificata. Bisogna mettere più capacità di scelta e selezione perché se è rigida non funziona. Bisogna adattare il mezzo al fine».



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