Stefano De Martino è intervenuto in qualità di ospite su Rai 3, ai microfoni della trasmissione “Tv Talk”, parlando della sua carriera e della danza in generale. Affrontando il tema dei suoi esordi, il conduttore di “Bar Stella” ha spiegato di essere stato incentivato dalla televisione ad abbracciare la danza, perché grazie a lei ha capito che nei talent come “Amici” c’erano altre possibilità oltre a quelle che conosceva, come il teatro: “È stata un’iniezione di fiducia vedere il ballo in tv – ha dichiarato –, quindi credo sia fondamentale continuare a fare questo tipo di propaganda, perché questo è un Paese che riconosce poco agli artisti. I ballerini in Italia non sono trattati come dei lavoratori, sembra che facciano un passatempo”.
Come mai nel suo format televisivo “Bar Stella“, Stefano De Martino ha deciso di puntare su un cast fisso, senza guest star? “Dalla mia esperienza degli ultimi anni, ho capito che l’ospite vizia sempre un po’ la scrittura del programma. Siccome questo programma è basato sulla scrittura creativa, non ci andava di vincolarci alla promozione del personaggio del momento e poi non avevamo neanche i soldi per permettercelo! Tutti si pongono l’obiettivo di essere straordinari in tv, ma in tutto questo mare di straordinarietà, qual è la pietra di paragone? Bar Stella nasce per fare da scalino a tutte le altre trasmissioni televisive”.
STEFANO DE MARTINO: “RENZO ARBORE PER ME È COME MARADONA”
Nel prosieguo del suo intervento a “Tv Talk”, su Rai 3, Stefano De Martino ha confessato che, effettivamente, in “Bar Stella” “un’ispirazione arboriana c’è, ma in ambito televisivo lui è un Maradona per me. La citazione arboriana mi sembra che sia abbastanza palese. Io come Fiorello? Di Fiorello ce n’è uno, tutti gli altri ne han 31, io in questo caso 32 e quindi sono fuori dai giochi! Lui non può essere emulato”.
Ha mai pensato a un futuro sul grande schermo? “Recitare è la cosa che mi viene peggio – ha ammesso, sorridendo, Stefano De Martino –. Frequento poco il cinema e lo faccio raramente, magari solo quando c’è un progetto che mi entusiasma o quando ci sono amici che mi chiedono di fare qualcosa. Mi diverto di più a fare altro”.