Com’è morto lo storico batterista dei Pooh Stefano D’Orazio? Le complicazioni da Covid-19 ed una malattia pregressa
Stefano D’Orazio è stato un’icona della musica italiana, avendo ricoperto a lungo il ruolo di batterista nei Pooh. E’ stato anche un eccellente paroliere, autore di testi meravigliosi ed un ottimo manager. La sua vita musicale è stata profondamente legata ai suoi compagni di sempre, vale a dire Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Valerio Negrini e Riccardo Fogli. Il musicista nacque a Roma nel 1948 e si spense nella capitale, all’età di settantadue anni, nel 2020. Nato e cresciuto nel quartiere Monteverde, Stefano D’Orazio ha cominciato a studiare la batterista fin da giovanissimo.
Il suo percorso è dunque iniziato ben prima di diventare componente dei Pooh, coi quali ha raggiunto il massimo successo e la massima popolarità. Dunque com’è morto il celebre batterista? Stefano D’Orazio è scomparso la sera del 6 novembre del 2020 al Policlinico Gemelli di Roma per delle complicazioni causate dal Coronavirus. Il Covid è stato fatale, ma da tempo il musicista combatteva con un’altra malattia. Era infatti alle prese con una leucemia che lo aveva profondamente debilitato.
Il popolo dei Pooh distrutto dalla morte di Stefano D’Orazio
Quando è stata annunciata la sua morte, ovviamente, il popolo dei Pooh è rimasto senza parole. Tutto il mondo della musica, in realtà, ha pianto Stefano D’Orazio, che se ne è andato in maniera inattesa e improvvisa. Nonostante i tanti problemi di salute, i suoi amici erano certi che avrebbe superato tutto. “Stefano non stava bene, ma non sembrava niente di così allarmante. Era ricoverato a Roma in una struttura sanitaria”, le parole di Dodi Battaglia.
Per quanto riguarda la vita privata, Stefano D’Orazio era sposato con Tiziana Giardoni, con la quale conviveva dal 2007. La coppia non aveva figlia ma era profondamente unita. Oltre alla compagna, si ricordano altre due importanti storie d’amore per Stefano, quella con Lena Biolcati e con Emanuela Folliero.