La morte di Stefano D’Orazio ha lasciato un segno indelebile nella moglie Tizia Giardoni e nel cuore dei fan

Il 6 novembre 2020, all’età di settantadue anni, è morto Stefano D’Orazio, il celebre batterista dei Pooh. La sua salute era già stata messa a dura prova da una lunga battaglia contro una terribile forma di leucemia, aggravata poi irrimediabilmente dal contagio da Covid-19. Nella vita privata, Stefano D’Orazio era legato sentimentalmente a Tiziana Giardoni,  una donna che ha una carriera nel mondo dello spettacolo come manager e organizzatrice di eventi.



Dopo la morte di Stefano, Tiziana non è più riuscita a risollevarsi dal dolore, d’altra parte durante il ricovero in ospedale non ha potuto più rivedere il suo compagno e la separazione è stata atroce. Per onorare la memoria del marito, Tiziana ha fondato l’Associazione Stefano D’Orazio, un progetto dedicato alla formazione e al supporto dei giovani artisti.



Chi era Stefano D’Orazio, lo storico batterista dei Pooh, nonché grande musicista

Ma chi era Stefano D’Orazio? E’ stato un musicista poliedrico, noto non solo come batterista ma anche come autore e cantante. Gran parte della sua carriera è stata legata alla storica band dei Pooh, in cui suonava anche il flauto traverso. La batteria è stata la sua grande passione fin dall’adolescenza, quando ha iniziato a suonarla con un kit di seconda mano. La sua prima band si chiamava “The Kings”.

Nel corso della sua carriera, D’Orazio ha contribuito in modo significativo al successo dei Pooh. Nel 2009, ha lasciato la band dopo un tour di 38 date e l’incisione dell’ultima canzone inedita, “Ancora una notte insieme”, contenuta nella raccolta omonima. Nel 2015, è tornato a collaborare con il gruppo in occasione del cinquantesimo anniversario della loro carriera, scrivendo gli ultimi tre testi per la band: “Tante storie fa”, “Le cose che vorrei”, e “Ancora una canzone”.