Stefano D’Orazio, com’è morto? La malattia e le complicazioni causate dal Covid-19: il vuoto incolmabile nel mondo della musica

E’ incolmabile il vuoto lasciato da Stefano D’Orazio, storico batterista e cantante dei Pooh, morto nel novembre 2020 a causa di una malattia con cui conviveva da tempo, probabilmente aggravata dal contagio da Covid-19. Stefano D’Orazio infatti aveva una malattia del sistema immunitario e dopo aver contratto il virus ha visto degenerare la sua situazione clinica. “La velocità è stata disarmante, la morte dolorosa e il Covid ha reso tutto crudele, ci ha tolto la possibilità di stare con lui, di stargli vicino, di tenergli la mano. È un peggiorativo a un dolore già assurdo”, ha raccontato poco dopo la sua scomparsa Red Canzian, ai microfoni di Adnkronos, spiegando quanto fosse stato difficile l’ultimo scorcio di vita di Stefano D’Orazio.



“Questa è stata una malattia bastarda, che aggiunge crudeltà al dolore… È entrato in ospedale, con questa febbre improvvisa. Ci hanno detto che era il Covid. Il virus gli aveva già preso i polmoni, e poi tutto è precipitato”. Stefano D’Orazio aveva settantadue anni e la sua assenza, ancora oggi, continua a commuovere colleghi e fan che lo hanno apprezzato, stimato e amato profondamente.



Stefano D’Orazio, ricordo indelebile anche dopo la sua morte, il dolore dei Pooh

L’amore per Stefano D’Orazio è rimasto intatto dopo la sua morte. D’altronde non si può cancellare o dimenticare in breve tempo il contributo che il batterista dei Pooh ha dato al gruppo e al mondo della musica. D’Orazio era nato a Roma il 12 settembre del 1948 e, come ricordavamo, stava combattendo da tempo con una malattia. Le sue condizioni di salute si sono aggravate pericolosamente fin dal suo arrivo in ospedale, dopo aver contratto il virus.

Una lotta che non gli ha lasciato scampo e che ha gettato nello sconforto più totale tutti quelli che lo amavano. Per quasi quarant’anni ha scritto la storia dei Pooh; l’ultimo lavoro lo ha realizzato proprio in piena pandemia, con Facchinetti, con la canzone ‘Rinascerò rinascerai’, dedicata a Bergamo, una delle città più martoriate dal Coronavirus.