Red Canzian ha ricordato con grande nostalgia il loro ultimo incontro avvenuto lo scorso giugno in studio, in occasione della registrazione di un video al quale avrebbe dovuto prendere parte anche Stefano D’Orazio: “Lui è venuto in studio da me perchè avevo fatto un video, stavo preparando uno spettacolo per la fine di questo maledetto Covid in cui avrei cantato con lui in modo virtuale. Abbiamo riso molto, abbiamo giocato come sempre sui nostri problemi”. Tanti i momenti condivisi e che Red ha fatto fatica a condividere con il pubblico di Domenica In: “Con lui abbiamo fatto delle bellissime cose… in questo momento non manca il collega, manca la persona, quello che lui era. Sono molto arrabbiato con questo virus. Quando nel 2015 sono stato operato al cuore, al risveglio ad aspettarmi c’era mia moglie, i miei figli e Stefano. Me lo ricordo ancora con la mascherina e il cappellino…”. Canzian ha poi parlato della grande complicità che c’era tra loro anche perchè, ha spiegato, “basso e batteria sono una coppia di fatto nella musica, mentre suonavamo ci guardavamo e capivamo dallo sguardo come stavamo andando, sempre con grande onestà”.
Tanti aneddoti, da quando finì in carcere al loro trionfo sanremese. Al telefono con Domenica In anche Roby Facchinetti che con tanto dolore ha commentato: “Sono in auto, appena partiti da Bergamo, domani ci sarà l’ultimo saluto al nostro Stefano. Questo è un momento molto difficile. Abbiamo vissuto e condiviso una vita”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RED CANZIAN “VIRUS BASTARDO, NON HA POTUTO AVERE NULLA!”
La puntata di Domenica In si è aperta con un immancabile ricordo di Stefano D’Orazio. Ad aprire la puntata è stata Mara Venier che, in modo molto turbato, ha spiegato: “Venerdì sera, sul tardi, squilla il mio telefonino. Era Red Canzian, lì per lì non ho risposto, poi mi scrive un messaggio e mi dice di chiamarlo subito perchè è successa una cosa terribile. Lo chiamo subito – oggi sarebbe dovuto essere qua – ma non potevo mai pensare che la nostra telefonata alle 11 di sera fosse una telefonata che segna il mio cuore e di tanti italiani che amano immensamente i Pooh che fanno parte del nostro patrimonio e della nostra vita. In quella telefonata Red mi ha detto che è morto Stefano. Noi siamo rimasti senza parole. Anche Red è rimasto senza parole, non ce la faceva a parlare…”. Red Canzian è intervenuto in collegamento con la trasmissione: “è quasi impossibile riuscire a raccontare quello che stiamo provando ma è ancora più impossibile credere cosa è successo a Stefano, è successo tutto così veloce con l’impossibilità di poter intervenire e stargli vicino. E’ un virus davvero bastardo, oltre a portarti via la gente aggiunge quella nota di crudeltà che non riesco ad accettare…”. L’ultima volta in cui i due si erano visti era lo scorso giugno: “Lui sulla sua vita era meraviglioso, per lui era tutto una tragedia… ma era fantastico proprio per il suo modo leggero di interpretare la vita pur essendo un professionista incredibile”.
Quindi ha ricordato la sua vicinanza dopo la sua operazione al cuore nel 2015 e l’impossibilità a far lo stesso anche adesso con lui: “Lui non ha potuto avere niente. Tutto questo fa veramente arrabbiare, pensa a Tiziana, era a un chilometro in linea d’aria e non lo poteva raggiungerlo. Era una persona onesta, soprattutto con se stesso”. Ed ha ovviamente ricordato i loro 38 anni vissuti insieme. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RED CANZIAN DEI POOH: “FATICO A PARLARE, ERA UN FRATELLO”
Non riesce quasi nemmeno a parlare Red Canzian, storico componente dei Pooh e grande amico del povero Stefano D’Orazio. Intervistato quest’oggi da Rtl 102.5 ha spiegato: «Ho passato la notte al telefono con Roby e con gli altri, siamo tutti sconvolti per qualcosa che nessuno poteva immaginare. Faccio fatica a parlare». L’ultima volta che Red ha visto Stefano D’Orazio è stato la scorsa estate, subito dopo il caos covid: «Era venuto in studio a Milano da me a giugno. Stavo preparando uno spettacolo, avremmo cantato virtualmente insieme. E’ stata l’ultima volta che ci siamo abbracciati, purtroppo da lontano, ma mai avrei immaginato che sarebbe finita così». Quindi Red Canzian ha aggiunto e concluso, ricordando di aver perso un fratello: «Era una persona così per bene, così onesta con sé stessa da avere il coraggio di dirsi cosa pensava di sé – ha aggiunto -. Mi piacerebbe che venisse ricordato il suo estremo entusiasmo, la passione e la cura che metteva nel lavoro. E’ sempre stato generoso e sempre dentro al suo sogno, fino a quando, con altrettanta onestà, si è reso conto di aver dato tutto e di non voler continuare. Quando arrivavo negli stadi per un concerto, lui era già lì a controllare che fosse tutto in ordine. Nessuno potrà dire mezza parola su di lui se non una buona parola. Non ho perso un collega, ho perso un fratello, un pezzo della mia vita». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STEFANO D’ORAZIO É MORTO, POOH IN LUTTO, CUCCARINI: “UN DOLORE IMMENSO”
«Un dolore immenso» anche per Lorella Cuccarini la morte di Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh venuto a mancare ieri all’età di 72 anni. Sono davvero tantissimi i messaggi di cordoglio per la scomparsa dell’artista, che con i suoi colleghi ha fatto emozionare generazioni su generazioni. Queste le parole di Matteo Salvini: «Grande tristezza. Stefano D’Orazio con i Pooh ha regalato musica, emozioni, poesia a intere generazioni, dando lustro al nome e all’arte dell’Italia nel mondo. Una preghiera e un abbraccio ai suoi cari, ai compagni di vita, a tutti quelli che gli hanno voluto bene». Infine, l’omaggio di Ubaldo Pantani: «Per chi è nato negli anni Settanta del secolo scorso, i Pooh sono di famiglia, come gli amici del mare, il barbiere di babbo, ila signora della merceria, i campioni del mondo dell’82. RIP». (Aggiornamento di MB)
MORTE STEFANO D’ORAZIO, L’ADDIO DI RITA PAVONE
Sui social si sprecano i messaggi di musicisti, cantanti e vip che non vogliono credere a questo terribile risveglio arrivato qualche giorno dopo quello che ci ha rivelato la morte di Gigi Proietti. Questa volta è toccato ad un altro grande, Stefano d’Orazio, storico batterista dei Pooh. La sua morte è arrivata come un fulmine a ciel sereno, come un tragico evento che nessuno si aspettava e che di certo oggi non lascerà tranquilli i suoi fan. A loro si è unita anche Rita Pavone etichettando questo 2020 come un anno funesto in cui tutti noi stiamo solo segnando i giorni come fanno i carcerati in cella. Su Twitter Rita Pavone ha scritto: “Ogni giorno una sorpresa. Ogni giorno una maledetta sorpresa. Ci ha lasciati anche #stefanodorazio. L’anima, il battito rullante dei Pooh se n’è volato via per sempre. Ennesimo colpo al cuore nel corso di un anno funesto che, come i carcerati, ne cancelliamo i giorni sui muri. RIP”. Questo è solo uno dei tanti messaggi che oggi affollano i social ricordando il batterista. (Hedda Hopper)
L’ULTIMO SALUTO DI FRANCESCO FACCHINETTI
«Grazie della tua gentilezza, del tuo animo nobile e grazie per essere stato sempre vicino a mio papà. Salutami Valerio, i miei nonni e lo zio Tato. Ti ho voluto bene e tu ne hai voluto a me…buon viaggio nei tuoi Giorni Infiniti!»: con queste parole Francesco Facchinetti ha voluto salutare Stefano D’Orazio, morto ieri all’età di 72 anni. Il batterista dei Pooh era ricoverato in ospedale da una settimana per il coronavirus e, nonostante i miglioramenti registrati anche nella giornata di ieri, purtroppo non ce l’ha fatta. Tutti i suoi compagni di band gli hanno dedicato un pensiero, ma sono davvero tanti gli artisti che hanno omaggiato “l’eterno ragazzo”, queste le parole di Enrico Ruggeri: «Una persona per bene, sempre sorridente, piena di energia positiva. Una preghiera per lui e un abbraccio ai suoi fratelli di sempre». (Aggiornamento di MB)
STEFANO D’ORAZIO É MORTO, ADDIO AL BATTERISTA DEI POOH
Addio Stefano D’Orazio: è morto lo storico batterista dei Pooh, a 72 anni. D’Orazio è stata una colonna di uno dei più celebri gruppi italiani, distinguendosi anche come autore oltre che come musicista. A dare la notizia della morte è stato Bobo Craxi, storico amico di D’Orazio, ma immediatamente si sono accavallati i messaggi e le conferme. Su tutti, quella del leader del gruppo, Roby Facchinetti, che ha confermato sul suo profilo Instagram la triste notizia con questo messaggio: “STEFANO CI HA LASCIATO! Due ore fa… era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato… oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia. Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre… Roby, Red, Dodi, Riccardo.” Lo stesso identico messaggio è stato condiviso sui profili social ufficiali di Dodi Battaglia, Riccardo Fogli e Red Canzian, che con D’Orazio avevano anche vissuto l’ultimo tour per festeggiare i cinquant’anni del gruppo.
STEFANO D’ORAZIO, CON I POOH DAI PRIMI PASSI
“Stefano, amico mio. Suona anche lassù” è stato invece il messaggio di Bobo Craxi, che ha dunque per primo comunicato il decesso del polistrumentista, cantante, autore musicale che tra i suoi ultimi lavori aveva collaborato alla realizzazione della canzone per Bergamo, “Rinascerò rinascerai”, scritta durante il lockdown per l’emergenza Covid-19 a marzo insieme a Roby Facchinetti. D’Orazio ha fatto parte della storia dei Pooh per tutta la sua durata, dal 1971 al 2009 e in occasione della reunion nel biennio 2015-16, in cui anche con il ritorno di Riccardo Fogli era stato celebrato il cinquantennale del gruppo. Considerato lo “scapolo impenitente” dei Pooh, D’Orazio ha avuto delle importanti storie d’amore coronate il 12 settembre 2017 quando aveva sposato la compagna Tiziana Giardoni. In precedenza aveva avuto delle importanti relazioni con Lena Biolcati ed Emanuela Folliero, storica annunciatrice di Rete 4. Pur non avendo avuto figli ha sempre considerato tale Silvia Di Stefano, figlia della Biolcati. Sui social già si moltiplicano i messaggi di cordoglio dei protagonisti della scena musicale italiana.