Roby Facchinetti ricorda Stefano D’Orazio e Valerio Negrini, come sono morti i due artisti di Pooh

Roby Facchinetti, storica voce dei Pooh è stato ospite della puntata di oggi di Domenica In, l’ultima della stagione. Il cantante e tastierista che da poco ha compiuto 80 anni ha scritto in libro in cui racconta i suoi esordi, l’incontro con il mentore Lucariello, ma soprattutto il rapporto con l’amico fraterno autore di alcune canzoni della band Valerio Negrini prematuramente scomparso e con Stefano D’Orazio, batterista della band scomparso nel 2020. La morte dei due colleghi e amici ha segnato il cantante che a Mara Venier ha fatto delle rivelazioni commosso.



Nel dettaglio, Roby Facchinetti su Valerio Negrini morto prematuramente, autore e suo stretto collaboratore, lo ha ricordato commosso, è sempre rimasto nel suo cuore e in quello degli altri Pooh: “Valerio dopo tre giorni che ero entrato nei Pooh mi disse, ‘sai a me piacciono i testi e vorrei scrivere i testi’…poi mi disse noi non dobbiamo fare come le altre band le cover ma la nostra musica. Ed aveva ragione, fu un’ottima intuizione.” Nel 2020, invece, è morto Stefano D’Orazio: “Io ero devastato perché all’epoca non si conosceva nulla di questa malattia (il Covid, ndr)…” E decise di scrivere le musiche di ‘Rinascerò Rinascerai’ e per il testo venne coinvolto Stefano D’Orazio



Stefano D’Orazio e Valerio Negrini come sono morti, il ricordo toccante di Roby Facchinetti a Domenica In

La morte di Valerio Negrini prima e di Stefano D’Orazio poi hanno profondamento sconvolto Roby Facchinetti dei Pooh. Il cantante a Mara Venier ha confessato: “Sia di Valerio che di Stefano io non sono ancora abituato alla loro assenza perché sono due persone che sono entrate dentro, sotto la pelle ed accettare questo famoso mai più per me è veramente impossibile”

Com’è morto Valerio Negrini? L’autore e paroliere è deceduto il 4 gennaio 2013in seguito ad un infarto a soli 66 anni. Era considerato ‘il quinto Pooh’ perché per decenni aveva collaborato con la band per la stesura delle canzoni, alcune delle quali ormai capolavori immortali della musica italiana. Invece, Stefano D’Orazio è morto se ne è andato a 77 anni, malatto di una forma di leucemia molto debilitante, le sue condizioni sono state aggravate dal Covid e si è spento il 6 novembre del 2020.