Stefano d’Orazio, l’omaggio dei Pooh ai Seat Music Awards 2021. A distanza di quasi un anno dalla morte del batterista dei Pooh, i suoi compagni tornano da soli sul prestigioso palcoscenico dell’Arena di Verona per celebrarlo e ricordarlo per una notte che si preannuncia indimenticabile. Un omaggio dovuto al batterista della band italiana per eccellenza che si è spento a novembre scorso all’età di 72 anni a causa di complicazioni causate dall’aver contratto il Coronavirus. Una morte che ha sconvolto e scosso tutto il mondo della musica e dello spettacolo italiano, un’assenza che ancora oggi si sente fortissima nella band dei Pooh.
Gli amici Roby Facchinetti, Red Canzian e Dodi Battaglia tornano, ma questa volta senza il loro grande amico Stefano su di un palcoscenico a quattro anni esatti di distanza proprio all’Arena di Verona in occasione dei Wind Music Awards. Un omaggio che i suoi compagni Facchinetti, Canzian e Battaglia hanno organizzato con la Tiziana Giardoni, la vedova di Stefano.
Stefano D’Orazio dopo la morte: il musical Parsifal con Roby Facchinetti
Poco prima di morire Stefano D’Orazio stava lavorando assiduamente con l’amico Roby Facchinetti alla lavorazione del musical “Parsifal” ispirato proprio da un album dei Pooh. Un’opera momentaneamente in stand bye, ma che prestissimo vedrà la luce. A confermarlo è stato Roby Fachinetti che, intervistato dal quotidiano Il giorno, ha dichiarato: “Covid permettendo, abbiamo già fissato pre-debutto e debutto, ma se ne parlerà a settembre 2022. Anche se abbiamo passato un anno tremendo, infatti, sono convinto che la parte peggiore di questo dolorosissimo viaggio ce la stiamo lasciando alle spalle”.
L’omaggio di Stefano d’Orazio dei Pooh ai Seat Music Awards arriva dopo quello mancato durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo 2021. Una mancanza che ha fatto restare malissimo la moglie Tiziana Giardoni che a Il giorno ha confessato: “quell’omaggio l’avevano messo in scaletta alle 2 del mattino la notte della finalissima. Poi non se n’è fatto nulla per motivi di tempo. A saperlo ci saremmo mossi tutti prima, a cominciare dai Pooh. Lì per lì ho pianto come una disperata, pensando che il mondo si fosse già dimenticato di Stefano. Ma il giorno dopo sui social s’è scatenata l’ira di Dio e allora ho capito che mi sbagliavo. Di grosso”.