Monologo dell’attore Stefano Fresi ad Una Storia da Cantare. Un tributo all’indimenticato Lucio Dalla, che precede il brano ‘Come fanno i Marinai’. “Tra le tante manie che avevo da piccolo una era quella di stare ore e ore affacciato a quello squarcio di cielo che era la finestra di casa mia. […] Mi davano fastidio i parenti: mi rivolgevano sempre le solite domande. Mi chiedevano cosa volessi fare da grande. […]Una volta mia madre tentò di modificarmi, con uno studente di medicina che anzichè farmi crescere mi fece diventare peloso come un giovane orango. Lei stessa per tutta la sua vita perdonò me e le mie malefatte. Ho cambiato tante cose ma tutte avevano uno straccio di cielo, dove cercavo i battiti dei vostri cuori, i rumori dei vostri sogni, le miracolose nascite di ogni giorno che avvengono nelle notti coperte di stelle. E’ da quegli squarci di cielo che vi ascolterò in alto. E’ da li in alto, fin quando ci sarà una finestra, che il mio cuore continuerà a cantare”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
Stefano Fresi ad Una Storia da Cantare
Anche Stefano Fresi sarà ospite di “Una storia da cantare” in onda stasera sulla rete ammiraglia di Casa Rai. L’attore e compositore italiano è nato a Roma, nel quartiere Centocelle. Papà Piero lavorava in banca, mamma Elide casalinga. E poi c’era sua sorella, Emanuela. A cinque anni gli hanno regalato un cane e un gatto. Entrambi non potevano tenerli e così hanno regalato il cane ad un architetto amico di famiglia, che per ringraziarli ha regalato all’attore una pianola. Quel giorno è cominciata la sua storia d’amore con la musica, che dura ancora oggi. “Anni belli e spensierati. Con la musica a farmi compagnia. Dopo qualche anno ci siamo trasferiti a Marcellina. Dove Toni e Augusto Fornari (il primo noto autore musicale, il secondo attore, NdR) vivevano e dirigevano il Coro Polifunzionale Marcellinese. E io e mia sorella Emanuela ci siamo iscritti al coro e abbiamo iniziato a cantare il repertorio delle musiche del ‘500, tra sacro e profano”, racconta Stefano intervistato da IlNuovoMagazine.com.
Stefano Fresi ospite di “Una storia da cantare”
Successivamente Stefano Fresi ha composto un trio musicale con la sorella Emanuela e Toni Fornari: ” Mia sorella, appassionata e laureata in archeologia, l’ha voluto chiamare “Favete linguis”, per dargli un tocco d’epoca. Andavamo in tournee, nei locali, nei pianobar, nelle piazze. A un certo punto Augusto Fornari mi ha selezionato per lo spettacolo “Aspetto fuori” al Teatro dei Satiri, a Roma. Quella sera è iniziata anche la mia carriera da attore”. Poi l’incontro con Michele Placido: ” Ma prima tanto teatro e fiction televisive. Una bella scuola. Poi, nel 2004, sono in scena a teatro con i “Tre Moschettieri” e Michele Placido mi vede e mi propone la parte del “Secco” nel film “Romanzo criminale”. Dal quale poi è derivata la serie televisiva”. La notorietà è arrivata con il film “Smetto quando voglio”: “Prima avevo girato numerosi altri film ma con il primo episodio della trilogia dei laureati/spacciatori è arrivata la soddisfazione del successo e i primi soldini buoni per pagare il mutuo di questa casa”.