Lutto nel mondo del calcio per la morte di Stefano Guerra, ex calciatore di Reggiana Vicenza. Un decesso decisamente assurdo il suo, visto che, come racconta Il Corriere della Sera, l’ex giocatore sarebbe stato punto da un’ape per poi andare in shock anafilattico e appunto esalare l’ultimo respiro. L’episodio era avvenuto qualche giorno fa, e dopo essere stato soccorso in gravi condizioni Stefano Guerra era stato ricoverato in ospedale, dove in seguito le sue condizioni fisiche si sono aggravate fino alla morte.



Classe 1962, originario di Verona, era ricoverato a Reggio Emilia, presso l’ospedale Santa Maria Nuova, dove versava in condizioni molto gravi, finendo in coma, prima appunto della puntura. Poco prima dell’evento mortale Stefano Guerra aveva partecipato ad una festa assieme ad alcuni tifosi della Reggiana, lui che ormai era stato adottato dalla città emiliana.



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Non è ben chiaro cosa stesse facendo poco prima della puntura dell’ape, ne tanto meno dove si trovasse, fatto sta che quando i soccorsi l’hanno preso in carico si sono subito accorti della gravità della situazione, predisponendo quindi un ricovero d’urgenza visto il rischio di un infarto. I camici bianchi le hanno quindi provate tutte pur di salvargli la vita ma alla fine si sono arresi, dichiarandone la morte.

Stefano Guerra aveva giocato da giovane presso l’Audace San Michele, società calcistica di Verona dopo di che nel 1980 si era trasferito presso il Vicenza diventando un calciatore professionista. Con i biancorossi giocò fino al 1984 prima di trasferirsi in Toscana, presso il Prato, poi, quattro anni dopo, il trasferimento a Reggio Emilia alla Reggiana, con una storica promozione dalla Serie C alla B. Nelle due annate successive Stefano Guerra divenne uno dei grandi protagonisti dei granata, per poi fermarsi a seguito di un grave infortunio.



STEFANO GUERRA, MORTO L’EX CALCIATORE: GLI ULTIMI ANNI POI IL LAVORO IN BANCA

E’ quindi tornato a Prato per due anni prima di appendere definitivamente le scarpe al chiodo. Aveva così deciso di ritornare a Reggio Emilia dove, oltre ad aver trovato fortuna calcistica, si era anche sposato, trovando poi lavoro in banca. In seguito alla sua morte è emerso che Stefano Guerra fosse già stato punto in precedenza da un’ape, andando anche in quel caso in shock anafilattico, ma riuscendosi a salvare.

Questo tipo di reazione si verifica nelle persone che sono allergiche al veleno delle api, ma in generale uno shock di questo tipo può essere causato anche da particolari alimenti come ad esempio la frutta secca, ma anche il pesce, il latte e le uova, senza dimenticarsi dei medicinali. Lo shock può provocare delle reazioni che sono in media lievi, come ad esempio rossori e manifestazioni cutanee, arrivando fino ai casi più gravi come appunto quello del povero Stefano Guerra.