Cosa è successo al 22enne Stefano Marinoni? Il giovane elettricista di Baranzate era sparito giovedì scorso ed è stato ritrovato ieri senza vita nelle campagne fra Rho e Arese. Non è da escludere il suicidio, visto che il ragazzo sarebbe stato trovato ai piedi di un traliccio dell’alta tensione, da cui lo stesso probabilmente si è gettato, ma gli inquirenti stanno lavorando a tutte le piste possibili. I genitori, commentando la scomparsa del figlio, hanno proferito poche parole ma significative “E’ tutto strano”. Non era infatti da Stefano, raccontano, allontanarsi senza dire dove andava o comunque facendo ritardo senza avvisare. Inoltre, nei pressi del luogo in cui è stato ritrovato il cadavere del ragazzo, sono state rinvenute delle grosse pietre: forse l’arma del delitto? Difficile dirlo ora come ora, fatto sta che gli inquirenti stanno indagando per cercare di ricostruire con esattezza quanto successo, e per farlo hanno acquisito anche dei filmati delle telecamere di sorveglianza per provare a ricostruire il percorso della vittima, che aveva avvisato di uscire per andare a Novate: ma a fare cosa, e soprattutto, ad incontrare chi? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



STEFANO MARINONI: TANTI I LATI OSCURI

Stefano Marinoni, il 22enne elettricista di Baranzate scomparso da giorni, è stato ritrovato senza vita. Il suo cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è stato rinvenuto sotto ad un traliccio dell’alta tensione nella campagne fra Rho ed Arese. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire l’accaduto e al momento non si è esclude alcuna ipotesi. Come riferisce il Corriere della Sera, gli inquirenti stanno verificando alcune ferite trovate nella zona del torace, che potrebbero non essere compatibili con quelle di una caduta, anche se al momento si pensa principalmente ad un gesto volontario, ad un suicidio. Quei segni all’altezza dello sterno potrebbero però essere compatibili con un’aggressione, ma solo l’autopsia, che verrà eseguita la prossima settimana, farà chiarezza sulle cause decesso del giovane di Baranzate. Al momento si brancola (quasi) nel buio, visto che il giovane era uscito di casa senza soldi ne portafogli, solo con la propria auto; inoltre, non aveva lasciato alcun messaggio d’addio, cosa invece usuale in casi di suicidio. Appena lasciato a casa, dicendo che si sarebbe recato a Novate, il telefono del ragazzo era risultato subito irrintracciabile, un altro elemento strano dell’intera vicenda, come se il 22enne lo avesse immediatamente spento. Secondo i genitori, il figlio avrebbe ricevuto una telefonata prima di uscire di casa giovedì scorso per non fare più rientro, ma da chi? Inoltre l’auto del giovane è stata rinvenuta in una zona che con Novate, dove aveva detto di dirigersi, ha ben poco a che fare: tanti i misteri da chiarire. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



STEFANO MARINONI: MORTO IL 22ENNE SCOMPARSO DA BARANZATE

Le ricerche di Stefano Marinoni sono terminate e purtroppo le notizie sulla scomparsa del 22enne di Baranzate (Milano) non sono buone. Il giovane, sparito il 4 luglio scorso, è stato trovato morto. Il corpo senza vita del ragazzo è stato individuato sotto un traliccio dell’energia elettrica nelle campagne tra Rho e Arese, a circa 300 metri dalla sua automobile, che era regolarmente parcheggiata in strada. I carabinieri hanno ritrovato il veicolo e, poco dopo, il corpo di Stefano Marinoni. Il corpo è in avanzato stato di decomposizione, a causa del caldo di questi giorni, quindi per determinare le cause della sua morte è necessario aspettare i risultati dell’autopsia. Il medico legale comunque ha accertato una frattura ossea dello sterno che è compatibile con una caduta e lo schianto al suolo. Secondo quanto riportato da LaPresse, l’ipotesi degli investigatori è che il 22enne si sia arrampicato sul traliccio per gettarsi nel vuoto, ma nessuna pista comunque è esclusa.



STEFANO MARINONI, TROVATO MORTO 22ENNE SCOMPARSO

Il cadavere di Stefano Marinoni non presenta segni evidenti di ferite, a parte la frattura ossea rilevata dal medico legale, per questo è possibile che la morte del 22enne sia frutto di un tentativo di suicidio. La famiglia comunque ha effettuato il riconoscimento anche grazie ai vestiti indossati: erano gli stessi del giorno della scomparsa. Inoltre, in tasca sono state trovate le chiavi dell’auto. Si è chiusa nel peggiore dei modi una vicenda che da giorni teneva con il fiato sospeso famigliari e amici di Stefano. Prima di uscire aveva detto alla madre che sarebbe andato a Novate Milanese, un comune poco lontano dal suo, e che sarebbe rientrato in tempo per la cena. Ma a casa non è mai più tornato. Lì aveva lasciato il portafoglio con tutti i documenti, compresa la patente, comportamento che ai familiari era parso piuttosto strano. Aveva portato con sé solo il cellulare, risultato spento dai primi momenti del suo allontanamento.