Si parla di felicità oggi a “C’è Tempo Per…” e in studio c’è il grande attore Stefano Masciarelli: “La felicità è genetica – esordisce così negli studi del programma di Rai Uno – non tutti ce l’hanno, c’è gente felice e non sa di esserlo. La felicità esiste ma dipende molto da noi. Al mattino mi sveglio e inizio a salutare i miei condomini – svela l’attore romano – alcuni mi guardano come se fossi un pazzo. Durante il lockdown non ci sono stati avvicinamenti – aggiunge – quando ci si incontrava ci si evitava perchè c’era una grande paura. Il lockdown dovrebbe farci riflettere su quanto siamo piccolini e quanto invece è più facile sorridere e non essere invidiosi. Oggi non ci si saluta sul treno, oggi se saluti sei uno stalker ‘Ma che vuole questo?’”. In studio passano quindi le parole di Papa Francesco sui nonni: “Parole meravigliose – commenta – ci riempie di gioia, il problema è che alcuni non le mettono in atto. Se lo facessimo tutti sarebbe un lato straordinario”. Sul suo esordio: “Ho iniziato da ragazzino facendo le imitazioni. Poi un giorno mi chiamarono per fare una voce fuoricampo, dovevo imitare Agnelli e Pertini. Il giorno che chiamai il mio vecchio posto di lavoro, facevo investigazioni private, per dire che mi licenziavo, fu il mio massimo momento di felicità”. Su Galeazzi: “Quanti scherzi gli feci durante Domenica In, chiamando facendo la sua imitazione… grande Giampiero”. Sul terzo tempo: “Ho 68 anni, sono del ’52. Noi siamo adesso in tour, finiamo di lavorare e la sera non ho questa grande stanchezza”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STEFANO MASCIARELLI: “MARA VENIER PER ME È COME UNA SORELLA”
Stefano Masciarelli ospite della nuova puntata di “C’è tempo per“, lo spin-off di Unomattina Estate condotto da Beppe Convertini e Anna Falchi e trasmesso lunedì 27 luglio 2020 su Rai1. Il comico e attore si racconta tra vita professionale e privata partendo proprio dal suo ritorno in teatro con “Stavamo meglio quando stavamo peggio”, uno spettacolo di teatro e canzone che ha arrangiato personalmente con la complicità del maestro Diego Trivellini. Sul palco accanto a lui Fabrizio Coniglio che interpreta il ruolo del nipote in un confronto generazionale che fa riflettere sui tempi di oggi e su quanto, nonostante tutto, sia ancora importante credere nei sogni. “Perché ripercorrere e cantare quelle canzoni? Perché crediamo che in quelle canzoni ci sia una pezzo del nostro Paese che non c’è più – ha detto l’attore e comico a ivg.it – Il sorriso è la prima cosa che quelle canzoni ci riportano e attraverso quelle musiche ripercorreremo un periodo storico che è stato molto importante per il nostro Paese”. Non solo, Masciarelli lo scorso febbraio è stato anche ospite del salotto televisivo “Vieni da me” di Caterina Balivo dove ha parlato della speciale amicizia con Mara Venier. “Mara per me è come una sorella. Ci conosciamo da tantissimi anni. Insieme abbiamo fatto un grande cammino alla Rai” – ha precisato l’imitatore – “lei poi ha intrapreso altre strade e altri progetti. Lei ha davvero volato alla grande, ma rimane e rimarrà sempre e comunque la nostra Mara”.
Stefano Masciarelli: “I miei figli? Il primo vive ad Amsterdam”
Poco dopo Stefano Masciarelli si è soffermato a parlare anche della sua vita privata soffermandosi sulla moglie Emiliana Morgante e sui tre figli: “i miei figli? Il primo si è trasferito ad Amsterdam ad agosto. Qui aveva un negozio di elettrodomestici, ma con la moglie ha deciso di cambiare tutto e trasferirsi lì. Sono felice per loro e poi con un volo di un’ora e mezza possiamo sempre vederci”. Infine l’attore e imitatore, come tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo, si è soffermato a parlare anche della grande crisi che ha rivoluzionato il mondo dell’arte. Intervistato dal giornale La Notifica (16 maggio 2020) ha detto: “insieme al turismo il teatro è il settore più distrutto. E’ incredibile come in due mesi si possa distruggere un intero settore. Premere su off è molto facile, ma ripristinare l’on e far ripartire tutta la macchina è difficile. Ci saranno molti del nostro settore che non avranno più la forza di continuare a fare questo mestiere”. Nonostante tutto però Masciarelli pensa positivo: “dobbiamo essere allegri perchè se si guarda indietro all’Africa e all’Asia vediamo che ci sono milioni di bambini che muoiono di fame. Noi siamo dei privilegiati, non c’è niente di più bello di un sorriso. Ormai si pensa solo a noi stessi e al denaro, anche questo chattare continuamente in un certo senso ci rende lontani”.