Lo scrittore Stefano Massini sarà uno dei personaggi del mondo dello spettacolo che racconteranno, tre anni dopo, l’ondata di emozioni figlia di quello straordinario concerto che risponde al nome di Modena Park firmato da Vasco Rossi ne La Tempesta Perfetta. D’altronde il legame tra lo scrittore di Firenze e il rocker di Zocca è stato dimostrato anche in tempi difficili, come quelli vissuti durante le settimane di emergenza coronavirus. Massini, quando il discorso sulle riaperture era ormai diventato d’attualità, si rese autore di un appello accorato per non lasciare da parte la cultura. In un passaggio significativo di quell’intervento, disse: “Noi siamo l’Italia, un paese che, fino a prova contraria, ha nel suo Dna la funzione di faro nel mondo nel suo rapporto con la bellezza. Noi la bellezza ce l’abbiamo nel nostro Dna per cui sarebbe molto bello sentire qualcuno che ci dice ‘è fondamentale riaprire i teatri, i cinema, ascoltare i concerti’. Perché questo fa parte della nostra identità. C’è una frase bellissima del grande Aldous Huxley che dice: ‘Ogni essere umano ha la sua letteratura e quella letteratura sono i suoi ricordi’. I capitoli più importanti di questo nostro libro coincidono guarda caso con quello spettacolo o quel film che hai visto quella volta o con quel concerto in cui hai cantato a squarciagola in quel determinato stadio. Quindi significa che l’arte, la cultura, la bellezza non sono scemenze di cui si può fare a meno e chissenefrega ma sono qualcosa che è parte radicale dei ricordi e della sete di bellezza che abbiamo ognuno per parte propria. Quindi sì, il mio è un appello stasera. Un appello per dire che se dobbiamo ripartire dobbiamo farlo con un occhio alla bellezza perché la bellezza è essenziale, la sete di ricordi passa dalla bellezza”.
STEFANO MASSINI E L’APPELLO PER LA CULTURA CONDIVISO DA VASCO ROSSI
Cosa c’entra Vasco Rossi con questo appello di Massini? Il Blasco, sentito da Repubblica, disse di essere stato molto coinvolto dalle parole dello scrittore e per questo chiese di dire che Vasco si “riconosce completamente e aderisce incondizionatamente a questo appello per l’arte e la cultura. È una battaglia che combattiamo da anni: non siamo inutili!”. Ma quale evoluzione ha avuto l’appello di Massini? Lo scrittore è stato invitato da Giuseppe Conte agli Stati Generali dell’Economia: “Non so se sia la prima volta, per la cultura venire coinvolta in questo modo a un tavolo economico è un fatto straordinario, sicuramente è stato un pomeriggio molto utile: si sono resi conto che questa non è una crisi economica come le altre, ma un’emergenza di origine diversa che ci ha colpito in modo drammatico”, ha detto a Repubblica. L’autore non ha nascosto la propria fiducia nei confronti del premier: “Per la prima volta dopo tante occasioni sprecate però mi sento fiducioso: ho avuto la sensazione che quello che abbiamo detto sia stato ascoltato. Un po’ di fiducia nei confronti di chi stava dall’altra parte del tavolo ce l’ho. E spero di non sbagliare”.