Stefano scomparso da Savona: preoccupazione per il panettiere
Stefano, panettiere di Arenzano, in provincia di Savona, è scomparso lo scorso 24 ottobre. Il giovane è uscito dalla casa della madre, con la quale vive, probabilmente per recarsi alla stazione di Savona, dove la sua macchina è stata ritrovata. A Chi l’ha visto, Paolo, il padre, ha lanciato un appello: “Sono disperato perché non riesco a sentirlo telefonicamente. Non riesco a pensare a che fine abbia fatto e dove sia andato. Ho fatto denuncia di scomparsa, i carabinieri si sono attivati rapidamente, hanno avviato le ricerche e inviato foto alle questure. Al momento non ho nessun riscontro quindi mi sono rivolto a Chi l’ha visto“.
Al fianco di Paolo anche Maria, la moglie del padre di Stefano, che ha raccontato di come il panettiere scomparso sia un ragazzo buono, che non ha mai avuto problemi con nessuno: “Non c’è mai stato nessuno scontro con nessuno, neanche con noi. È un ragazzo cortese. Siamo disperati, vorrei riabbracciarlo presto”.
Stefano, panettiere scomparso: “Uscito da casa della madre”
Il padre, a Chi l’ha visto, ha rivelato: “È uscito da casa della madre. Dal 24 è iniziata la sua scomparsa. Avrebbe dovuto presentarsi il 25 mattino con il suo datore di lavoro per una pendenza in Tribunale, una cosa legata ad un appartamento che aveva in affitto. Forse si è spaventato e non si è presentato. Il datore è andato da solo in Tribunale e poi mi ha avvisato che era sparito”. Maria, la moglie di Paolo, ha proseguito: “Poteva avere un appuntamento con qualsiasi persona. Alla stazione non c’è stato nessun rendiconto: né le telecamere, né un biglietto acquistato“.
Paolo, padre del panettiere, ha voluto poi lanciare un appello al figlio a Chi l’ha visto: “Stefano, noi ti aspettiamo. Non è successo niente, sono cose che si risolvono in famiglia. Ti aspettiamo a casa, vieni e mettiamo tutto a posto. C’è tua mamma, c’è Maria, ci sono gli amici che ti aspettano… Tutti mi chiedono di te”. Tanta la preoccupazione, che si ripercuote anche in casa: “Il silenzio è preoccupante, siamo diventati due persone vecchie che non parlano più in casa”. Infine, un commento di Maria: “Non è buono, più di buono. Quando veniva a pranzo e cena, mi abbracciava, baci… Anche con suo papà. Gli ho sempre chiesto come stesse la mamma”.