Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del Governo Draghi, è intervenuto a “In Onda”, trasmissione di La 7, nella serata di martedì 13 luglio 2021, intervenendo sulla questione connessa alla campagna vaccinale in Italia. In particolare, l’esponente dell’esecutivo in carica dallo scorso febbraio ha reso noto di essersi sottoposto egli stesso all’inoculazione del vaccino anti-Covid, di cui ha ricevuto la seconda dose venerdì 9 luglio, senza che si verificassero reazioni avverse alla somministrazione del siero Pfizer.



Patuanelli ha rammentato che il vaccino “è l’unico veicolo di libertà che possediamo oggi. Se la possibilità di non vaccinarsi verrà colta da un numero di cittadini tale da non consentire l’immunità di gruppo, questo porterà ai lockdown, alla chiusura delle attività, sulla falsa riga di quanto accaduto in Francia con Macron nelle ultime ore. Ricordo inoltre che noi abbiamo già votato in Consiglio dei Ministri l’obbligo per le categorie sanitarie di vaccinazione”.



STEFANO PATUANELLI: “CONTE E GRILLO? DUE LEADER”

Il ministro Stefano Patuanelli, ai microfoni di “In Onda”, ha poi preso la parola sull’argomento Green Pass, indicando apertamente come ne vada stimolato l’uso per indurre la popolazione a ricorrere alla vaccinazione. In particolare, occorre pensare al Green Pass obbligatorio per accedere all’interno delle discoteche, che sono una delle pochissime attività ancora chiuse o interdette. “Dobbiamo arrivare a dire: ‘Sei libero di non vaccinarti, ma se non ti vaccini, alcune cose non le potrai fare’ – ha specificato Patuanelli –. La curva dei contagi, nel contempo, salirà per una serie di ragioni: ci sono state delle aperture, siamo ritornati vicino a una vita normale. O avremo un Paese vaccinato o l’alternativa sarà quella di tornare ai lockdown autunnali”.



Infine, una considerazione sul caso che ha coinvolto Giuseppe Conte e Beppe Grillo, nei quali il ministro ritiene che sia prevalsa la voglia di lavorare per il bene del Movimento Cinque Stelle e, più in generale, per il bene del Paese. A suo giudizio, il Movimento Cinque Stelle deve essere presente nello scenario politico italiano e “personalmente ero convinto che una soluzione si potesse e dovesse trovare e sono contento che Beppe e Giuseppe vi siano riusciti. Credo ci sia una grande capacità di visione da parte di Beppe e una grande capacità di leadership politica da parte di Conte, per un binomio che funzionerà molto bene per il Movimento”.