Brutta tegola per Stefano Puzzer, leader delle proteste dei mesi scorsi presso il porto di Trieste e a capo della contestazione contro il Green Pass. L’uomo, infatti, è stato licenziato dall’Agenzia per il lavoro portuale, per “giusta causa”. A renderlo noto per mezzo di un video trasmesso in diretta su Facebook è stato lo stesso Puzzer, nel quale quest’ultimo ha anche annunciato che si “batterà con tutte le forze contro la decisione dell’azienda. Non possono permettersi di portarmi via la casa. Sono un lavoratore portuale e prima o poi tornerò a fare il lavoratore portuale”.
Stando a quanto emerso fino a questo momento, l’azienda ha assunto questa decisione dopo aver inviato a Stefano Puzzer alcune lettere di contestazione, invitandolo a tornare al lavoro perché guarito dal Covid e dunque in possesso di Green Pass. “Ieri – ha aggiunto – sono rientrato dal mio avvocato, dal quale ero andato per chiedergli se ci fossero novità sul mio lavoro, e alle 16.30, appena tornato a casa, ho trovato il postino che mi attendeva con in mano una raccomandata per me. L’ho ritirata, l’ho aperta: era la mia lettera di licenziamento”.
STEFANO PUZZER LICENZIATO: “NON SAPEVO COME COMUNICARLO ALLA MIA FAMIGLIA”
Nel prosieguo del filmato pubblicato sui social media, Stefano Puzzer ha reso noto quale sia stata la prima difficoltà nella quale si è imbattuto: “Non sapevo come comunicarlo alla mia famiglia. Sapevo che era una cosa a cui sarei andato incontro. Ieri, quindi, ho avvertito quelli che più mi sono stati vicino. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto io, i miei colleghi, i cittadini di Trieste nelle varie aziende. Questa è una conseguenza del fatto che siamo puri, che crediamo nei nostri diritti e non ci piegheremo mai a questo sistema marcio. Non siamo ricattabili”.
In conclusione, Puzzer, licenziato, ha voluto rivolgere un pensiero a coloro che hanno deciso di lasciarlo a casa: “Noi abbiamo fatto sempre tutto a fin di bene. Voi mi avete dato questo uovo di Pasqua e io vi darò la sorpresa. La gente come noi non molla mai, ne vedremo delle belle. Voglio bene anche a voi che mi avete licenziato”.