Stefano Ramunni, chi è: i servizi de Le Iene
Nel corso degli anni la trasmissione Le Iene si è occupata di vari truffatori seriali e proprio a loro oggi, domenica 17 luglio 2022 dedica uno speciale in onda nella prima serata di Italia 1 e condotto da Giulio Golia. Tra coloro che sono stati individuati dalla trasmissione c’è anche Stefano Ramunni ribattezzato come il ‘re della truffa’ ed arrestato nel 2018 proprio dopo che Giulio Golia lo aveva trovato e intervistato. A lui il programma ha dedicato diversi servizi. A carico dell’uomo erano state segnalate una serie di truffe che sarebbero avvenute ai danni di negozi della zona di Treviso.
Nel luglio del 2019 proprio il sito della trasmissione aveva annunciato a suo carico un nuovo processo relativo alla prima truffa grazie alla quale Le Iene avevano reso nota la storia di colui che è stato definito il ‘mago dalle mille identità’. Nel dettaglio, Ramunni avrebbe rubato l’identità di Marco Quarta, un quarantenne per vent’anni costretto a letto a causa della distrofia muscolare e deceduto nell’ottobre del 2019. Marco era stato il primo a cadere nella rete di Ramunni che aveva approfittato proprio della sua grave malattia per truffarlo.
Stefano Ramunni e la truffa ai danni della famiglia Quarta
Proprio dalla testimonianza dei genitori di Marco Quarta era partita l’inchiesta de Le Iene culminata con il suo (secondo) arresto proprio a favore di telecamere. Per truffarlo, Stefano Ramunni avrebbe usato un’altra identità ancora, quella di un prete. Proprio a causa della grave malattia del figlio, i genitori avevano fatto diversi appelli in tv fino a quando un giorno a contattarli fu un prete, tale Don Vito Piccinonna, che si offriva di donare mille euro alla famiglia Quarta. Dopo averlo contattato però arrivò una strana richiesta: “Mi diceva di mandargli la carta d’identità di Marco con il codice fiscale e lo stato di famiglia”, raccontò il padre a Golia. Pur eseguendo quanto chiesto, il bonifico non arrivò mai. Di contro giunse un telegramma dell’American Express che indicava di contattare i propri uffici poiché era stata aperta una carta di credito a nome del figlio.
Si sarebbe scoperto in seguito che a rubare i dati del ragazzo sarebbe stato proprio Stefano Ramunni al fine di attivare una carta di credito e successivamente svuotarla. Le Iene attraverso la loro inchiesta scoprirono che Don Vito esisteva davvero ma anche lui era stato vittima del furto di identità. Solo dopo una lunga ricerca fatta da vicini di casa dove Ramunni – sempre sotto falso nome – aveva fatto il badante e un vecchio complice che poi ha deciso di cambiare vita, Giulio Golia riuscì ad arrivare a Stefano Ramunni, l’uomo dalle mille identità, che nel corso della sua ‘carriera’ arrivò anche a spacciarsi per un funzionario del Vaticano.