Stefano Romanazzi fu uno dei grandi amori dell’ex signorina Buonasera, Gabriella Farinon, oggi ospite del programma di Rai1, Oggi è un altro giorno. I due convolarono a nozze nel 1982 ma si separarono prematuramente, nel 1994, in seguito alla morte di Romanazzi a causa di un tumore. Stefano aveva 70 anni al momento della sua scomparsa, e per la Farinon aveva rappresentato il secondo matrimonio, dopo quello con il regista Salvatore Modesti dal quale ebbe due figli, Barbara e Francesco. Proprio quando ormai il matrimonio con il primo consorte era sul punto di naufragare, la Farinon fece la conoscenza di Romanazzi che per anni ricoprì il ruolo di presidente dell’Edime, la società che gestisce Il Mattino. Nel 1969 guadagnò anche il titolo di Cavaliere del Lavoro per il settore dell’industria meccanica. Sul piano della sfera privata si sa molto poco dell’editore Stefano Romanazzi, a differenza dei ruoli importanti e dei riconoscimenti avuti nella sfera professionale, dove fu sempre molto stimato. Importante anche l’impegno nel sociale, essendo stato console del Senegal. In questo ruolo si impegnò affinché venissero messe le basi per una cooperazione internazionale ed economica del Paese. Questo spinse il governo francese a conferirgli la Legion d’Onore nel 1982.
STEFANO ROMANAZZI, SECONDO MARITO DI GABRIELLA FARINON
La scomparsa prematura di Stefano Romanazzi, lasciò un vuoto incolmabile nella moglie Gabriella Farinon. Il loro matrimonio, seppur breve a causa della malattia, non fu mai al centro del gossip ma anzi entrambi lo custodirono molto gelosamente senza mai darlo in pasto alla cronaca rosa con news scabrose e presunti scandali. Un amore d’altri tempi, interrotto proprio dal tumore che portò via l’editore all’età di 70 anni. La stessa ex signorina Buonasera, in una vecchia intervista per la trasmissione Vieni da me, aveva parlato con grande commozione del secondo marito, pugliese, considerato “l’amore della mia vita, una persona eccezionale”. I due si sposarono all’Argentario e fu proprio Susanna Agnelli ad unirli in matrimonio. Per lui la Fariron lasciò tutto: “E’ stata una scelta, ho fatto bene. Sono andata a Bari, città molto accogliente e molto bella. Non mi mancava il mio lavoro, iniziai a raccogliere fondi per fondare un centro oncologico su richiesta di Veronesi”, rivelò ancora, prima che la malattia lo portasse via dai suoi affetti.