Nella prima manche della finale di Ora o mai più, Stefano Sani interpreterà uno dei cavalli di battaglia della mentore Marcella Bella. Si tratta del singolo Montagne verdi, una hit intramontabile che ancora oggi viene ricordata con affetto dagli italiani. Una scelta azzardata quindi sotto molti punti di vista, ma utile per premiare il concorrente con 52 punti e una quinta posizione. “Sono veramente strafelice per averti come coach, ma soprattutto di aver conosciuto una persona meravigliosa. E lo sai, te lo dico tutti i giorni”, dirà il concorrente al termine della performance. “Stasera è stato bravissimo e voglio fare dei grandissimi complimenti al Maestro De Amicis perchè ha fatto un arrangiamento bellissimo, anche troppo”, dirà invece Marco Masini sfoderando un 8. Stesso voto anche da parte di Leali, Pravo e Canzian, mentre solo un 6 da parte della Berti. 52 punti anche nella seconda manche, quando Sani intonerà l’inedito Liberi di vivere. Clicca qui per guardare il video di Stefano Sani.
Stefano Sani, così nella terza puntata
è riuscito a stupire la giuria nel corso della terza puntata di Ora o mai più. Nonostante la partenza in sordina, il concorrente è riuscito a sorprendere i giudici con entrambe le esibizioni fatte nel corso dell’appuntamento. All’inizio lo abbiamo ascoltato nella sua versione di Senza un briciolo di testa, in coppia alla coach Marcella Bella. Un’esibizione che è piaciuta moltissimo a Red Canzian, che si è voluto complimentare con la mentore per lo splendido lavoro fatto con il suo allievo. Sani poi agli occhi di Red è un vero “Cavallo di razza”. La situazione però è peggiorata nella seconda manche, quando il concorrente si è cimentato nel singolo Se io, se lei di Biagio Antonacci. Loredana Bertè gli regalerà un 9 con tanto di complimenti, mentre Fausto Leali ne approfitterà per bacchettare la Bella per aver superato certi confini. “Non solo l’hai penalizzato”, ha detto il giurato, “l’hai voluto massacrare. Quando sei entrata tu, hai cambiato tutto. E non perchè lui ha cantato male, ma perchè hai cantato troppo bene tu”.