Con il compianto fratello Carlo ha realizzato uno dei manifesti più eloquenti del cinema italiano; Enrico Vanzina è tra i massimi esponenti del grande schermo dal punto di vista di tutto ciò che c’è dietro la produzione e l’effettivo risultato creativo. Sceneggiatore, regista, ma anche produttore e scrittore; peculiarità e talenti che forse sono merito della ‘scuola familiare’ dato che anche il papà, Stefano – detto Steno – Vanzina – è stato un pioniere della regia e sceneggiatura cinematografica. Per l’appunto, non tutti conoscono la storia dei genitori di Enrico Vanzina che, anche per il secondogenito Carlo, sono stati certamente fonte di ispirazione e supporto.



A proposito dei genitori di Enrico Vanzina, un focus doveroso è da porre sulla storia artistica del papà, Stefano ‘Steno’ Vanzina. Una carriera luminosa nell’ambito della comicità cinematografica in qualità tanto di regista quanto di sceneggiatore. I suoi film sono ancora oggi dei modelli indiscussi con protagonisti che hanno fatto la storia del grande schermo. Ha diretto icone del calibro di Totò, Alberto Sordi, ma anche Gigi Proietti, Paolo Villaggio; insomma, tutte le personalità più incisive e indimenticabili nel contesto dell’umorismo.



Enrico Vanzina, la passione per il cinema ‘grazie’ al papà Steno: “Il mio entusiasmo…”

Sempre a proposito dei genitori di Enrico Vanzina, minori sono le informazioni sul conto della madre Maria Teresa Nati, lontana dal mondo dello spettacolo. Eloquenti le parole rilasciate dal regista in una recente intervista dove sottolinea, come detto in precedenza, quanto sia stato fondamentale il contesto familiare per alimentare la sua passione per il cinema: “Il mio entusiasmo, così come quello di mio fratello Carlo, nasce tra le mura domestiche, sui tanti set dove lavorava nostro padre… Lui è stato il nostro primo fan”.

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