Stefano Tacconi continua lentamente ma progressivamente a migliorare e come sempre, testimone di questi piccoli ma importanti progressi, è la famiglia, a cominciare dal figlio Andrea, che da quando l’ex portierone della Juventus è stato colpito da un aneurisma cerebrale, non l’ha lasciato solo un istante. Attraverso i propri social, Andrea Tacconi ha pubblicato un bello scatto della sua mano che stringe quella di papà, con il commento: “Oggi con l’aiuto dei fisioterapisti papà ha fatto i suoi primi passetti, un’emozione indescrivibile”.
Un altro passo in avanti verso la normalità per l’ex calciatore, che ricordiamo, era stato colto da un malore a fine aprile mentre si trovava ad Asti per un pranzo di beneficenza: dopo un fortissimo mal di testa e un po’ di riposo, Stefano Tacconi era letteralmente crollato a terra, per essere poi soccorso tempestivamente dal figlio. A quel punto Tacconi era stato ricoverato per poi essere trasferito ad Alessandria, dove è stato preso in cura in maniera eccellente dal professor Barbanera. Dopo gli interventi di rito e la degenza in terapia intensiva, Stefano Tacconi ha potuto lasciare la rianimazione per essere trasferito in reparto, e quindi, dopo ulteriori significativi miglioramenti, è stato spostato in una clinica riabilitativa sempre facente parte dell’ospedale alessandrino.
STEFANO TACCONI, E IL PRECEDENTE MESSAGGIO: “FRA POCO INSIEME”
In questi giorni di ricovero e riabilitazione, Stefano Tacconi si è mostrato spesso e volentieri un leone, come ha raccontato anche la moglie Laura, ospite di Mattino5, e recentemente aveva preso una matita e un block notes e vi aveva scritto sopra: “Dai, fra poco insieme”, riferendosi alla possibilità di lasciare appunto l’ospedale, e il successivo passaggio presso la clinica riabilitativa.
I medici ovviamente restano cauti ma nel contempo non nascondo un pizzico di ottimismo, vista la grande forza di volontà sin qui dimostrata dall’ex calciatore bianconero. La speranza, ovviamente, è che Stefano Tacconi possa tornare a casa il prima possibile per iniziare quella che di fatto potrebbe rappresentare una seconda vita.