Come sta Stefano Tacconi: ecco casa è successo

Stefano Tacconi è stato dimesso dopo essere stato sottoposto ad un intervento di ricanalizzazione e ricostruzione dell’arteria femorale durato cinque ore presso il reparto di Chirurgia vascolare universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. L’ospedale ha diffuso un bollettino in cui evidenzia che “il paziente è in buone condizioni e deambula autonomamente con l’aiuto di un ausilio”. Anche i primi esiti sulla riuscita dell’operazione sono stati positivi in relazione alla “perfusione e circolazione dell’arto destro operato”.



Il ricovero è durato una settimana, ma adesso l’ex calciatore della Juventus può finalmente tornare a casa dalla sua famiglia. È necessario però che continui a sottoporsi a dei controlli di routine. In passato aveva infatti già avuto un’emorragia cerebrale provocata dalla rottura di un aneurisma, a cui di recente si è aggiunta l’ischemia arteriosa dell’arto inferiore destro, causata da una arteriopatia diffusa aorto iliaco femorale, ovvero un’ostruzione arteriosa da aorta a femore, che ha reso necessaria l’operazione.



Stefano Tacconi è stato dimesso: l’annuncio del figlio Andrea

In questo difficile periodo a stare sempre vicino a Stefano Tacconi, aggiornando costantemente i suoi sostenitori in merito alle condizioni di salute, è stato il figlio Andrea, che anche al momento delle dimissioni ha pubblicato una foto in cui accompagna il papà fuori dall’ospedale in sedia a rotelle: “Torniamo a casa”, questo il commento a corredo. Era stato proprio lui ad annunciare anche la necessità che il campione si sottoponesse ad un nuovo intervento, che per fortuna è andato nel migliore dei modi.

La famiglia nei giorni scorsi ha anche ringraziato il team che si è occupato dell’operazione dell’ex calciatore, composto dal professor Fabio Verzini, insieme ai dottori Gianni Barile e Matteo Ripepi dell’équipe di chirurgia vascolare universitaria. A collaborare nel corso dell’intervento sono stati anche i dottori Denis Rossato e Andrea Di Scalzi della radiologia interventistica, coadiuvati dall’anestesista Chiara Melchiorri.