A Mattino5 si torna a parlare di Stefano Tacconi, il portierone ex Juventus ricoverato da quasi un mese presso l’ospedale di Alessandria a seguito di un aneurisma cerebrale. In studio il figlio Andrea, nonchè Laura, la moglie dell’ex calciatore: “Eravamo ad Asti per una cena di beneficenza – ricorda il figlio – svegliandoci sabato 23 si è svegliato con questo mal di testa fortissimo, io gli ho dato un’Aspirina ma il mal di testa non si fermava, lui si è addormentato un paio d’ore, vedevo che stava male, Era molto strano perchè lui stava sempre benissimo non ha mai niente, mai avrei pensato ad una cosa del genere, è sempre stato forte, uno sportivo. Probabilmente per non farmi preoccupare non mi ha detto la gravità della cosa ed ha retto fino all’ultimo. Ad un certo punto, era mezzogiorno, mi ha detto andiamo ad Asti per questo appuntamento, ma neanche il tempo di fare due passi ed è svenuto, fortunatamente l’abbiamo preso al volo, l’abbiamo steso a faccia in su, poi ha avuto delle convulsioni ed ho pensato al cervello. Vedevo poi che respirava male e io d’istinto l’ho girato sul fianco, lui ha rimesso ed ha iniziato a respirare meglio, poi abbiamo chiamato l’ambulanza e in cinque minuti sono arrivati, un tempismo perfetto. Avevo l’adrenalina a mille, ho rischiato lo svenimento anche io, ma non pensi nulla, speri di arrivare prima in ospedale, Vederlo così è stato devastante. Ad Asti gli han fatto una tac e poi l’han portato d’urgenza ad Alessandria e l’hanno operato subito. Questo succede attorno alle 11:30/mezzogiorno”.



La moglie di Stefano Tacconi: “Lui è entrato in coma subito quando è caduto. Hanno preso subito la situazione in mano che era gravissima. Io ero a casa, era il 23 aprile, era il mio compleanno. La mattina non li ho sentiti, ed ho detto strano, non ero preoccupata, poi alle 14 mi arriva una chiamata da Asti convinta che fosse lui e invece sento una voce femminile, una dottoressa, che mi diceva che Stefano aveva avuto una emorragia cerebrale e io non so come ho reagito, come ho avuto la forza di stare in piedi, non potevo crederci. Ho chiesto com’era la situazione e mi ha detto molto grave, poi ho chiamato Andrea e mi ha detto di prepararmi al peggio”. Andrea ha aggiunto: “Ho cercato di prepararla perchè i medici mi dicevano un’emorragia gravissima quindi non si sapeva cosa sarebbe potuto accadere”. Di nuovo la moglie di Stefano Tacconi: “Io non volevo avvisare gli altri figli, volevo dirglielo di persona e quando gliel’ho detto anche loro non potevano crederci e poi sono crollati. Lui è stato la sempre, tutto il giorno. Anche ora non riesco a crederci, si è fermato il mondo. Andrea è una forza della natura, sempre lucido, sempre freddo, lui gli ha salvato la vita e questa è la cosa più incredibile”.



STEFANO TACCONI, IL DOTTOR BARBANERA: “IL RECUPERO CI SARA’”

Di nuovo il figlio Andrea: “Il primo giorno è stato devastante, non sai quello che succede, i medici non te lo dicono, sei in sala d’aspetto e aspetti. Io non ho avuto la forza di avvisare mia mamma, non ce l’ho fatta a chiamarla, ho detto al medico di chiamarla. Dove ho trovato la forza? Non lo so, ti viene un’adrenalina incredibile, adesso sono il pilastro principale e aspettiamo papà, lavoriamo insieme, siamo sempre insieme. Oggi è ancora intubato ha avuto miglioramenti incredibili nelle ultime due settimane, questa è la settimana della respirazione, lo stanno stubando per trasferirlo. Quindi stanno aspettando che si abitui a respirare da solo”. Ancora la moglie di Stefano Tacconi: “Io sono sempre con lui in quella stanza è stata un’altalena di paura, fiducia, speranza. San Giovanni Rotondo si è stretto a noi, hanno fatto una catena di preghiere costante che ci hanno dato una forza incredibile, la sera ci addormentiamo con le loro preghiere, la sera non si riesce a dormire. In queste situazioni non devi crollare perchè non puoi permettertelo, cerco anche di non piangere perchè poi non finisco mai. E’ stato molto difficile, ho avuto un crollo, ma poi mi tiro su e dico di andare avanti”.



Sulle sue condizioni fisiche: “Adesso è vigile, noi gli parliamo tutti i giorni… u tifosi che sono stati eccezionali con cori e striscioni. Gli abbiamo portato dei pacchetti da aprire ed ha avuto un’emozione forte quando ha riconosciuto il peluche con cui gioca sempre il cane”. Mattino5 ha intervistato anche il dottor Barbanera, il medico che ha operato Stefano Tacconi: “Ha fatto passi avanti importanti, è vigile e collaborativo, non è più intubato, ha un appoggio ventilatorio con un casco, siamo veramente molto prossimi a farlo uscire dalla rianimazione. In reparto ci sarà da gestire un drenaggio intra cerebrale per poi sperare di avviarlo ad una riabilitazione che non dovrebbe essere così lunga e difficile. Sono ottimista su un buon recupero”. Il figlio di Stefano Tacconi, Andrea, ha aggiunto: “E’ un vincente, vincerà anche questa partita”.