Stefano Tacconi racconta come sta oggi dopo l’aneurisma cerebrale

Il 23 aprile del 2022, Stefano Tacconi veniva colpito da un aneurisma cerebrale, a cui sono poi seguiti quasi due mesi di coma e tre operazioni. Oggi l’ex portiere della Juventus si è ripreso e ha iniziato la sua seconda vita. “Sto meglio. Me la sono vista brutta e non è stato facile, ma adesso sto molto meglio dai”, ammette in un’intervista rilasciata a Fanpage, nella quale spiega di non poter più “vivere al massimo come ho sempre fatto, ma non voglio nemmeno privarmi di ciò che posso fare”. 



Nonostante stia meglio, la vita di Stefano Tacconi è notevolmente cambiata dopo l’aneurisma e le sue conseguenze. Lui stesso, nell’intervista, svela: “Naturalmente sto molto più attento alle cose che devo fare. Prima non mi bastava una giornata per fare quello che dovevo e volevo fare ma ora sono molto più tranquillo e poi ho i miei badanti, i miei figli e mia moglie, che mi tengono sotto controllo in ogni momento.”



Stefano Tacconi ricorda il collega e amico Totò Schillaci

Ciò che più gli manca oggi è proprio l’avere la libertà di fare ciò che vuole in ogni momento o modo. Oggi deve avere un’attenzione maggiore per tutto, il che limita inevitabilmente la sua vita. E a proposito di dolori, Tacconi ha anche parlato della morte di Totò Schillaci, arrivata il 18 settembre di quest’anno dopo una lunga malattia. Una perdita che ha colpito profondamente anche Tacconi: “Una brutta botta per tutti… Quando è arrivato alla Juve io ero capitano ed era un po’ il mio figlioccio. C’è stato subito feeling e sentivo che fosse giusto dargli una mano dato che si sentiva in difficoltà in ambiente nuovo per lui. Un’amicizia che durava ancora oggi. È difficile accettare la sua morte”, ha ammesso.

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