Stefano Tacconi, dal ricovero d’urgenza alla tracheostomia: il lungo percorso verso il recupero

E’ arrivata oggi un’ottima notizia per gli appassionati di sport e in particolare del calcio: Stefano Tacconi ha finalmente lasciato l’ospedale Borsalino di Alessandria dopo il malore che lo ha colpito lo scorso anno. L’ex portiere della Nazionale e della Juventus era ricoverato da circa 8 mesi in seguito all’emorragia cerebrale innescata dalla rottura di un aneurisma. Il lungo percorso di recupero, tra operazione e ricovero in rianimazione, è dunque terminato nel migliore dei modi.



Sono stati mesi difficili per la famiglia di Stefano Tacconi, ex portiere dagli azzurri e della Juvenutus; l’aneurisima che lo ha colpito lo scorso anno lo ha costretto a subire diverse cure limitando di gran lunga la sua quotidianità prima di quel fatidico giorno. Dalla tracheostomia al supporto per l’ossigeno, l’ex estremo difensore ha lottato con ostinazione così come faceva sul rettangolo di gioco arrivando oggi ad un traguardo tanto atteso, tanto da lui quanto dagli affetti sempre al suo fianco durante questo lungo periodo di degenza.



Stefano Tacconi, il figlio Andrea ringrazia i medici: “Hanno salvato la vita a papà…”

Superato il periodo più critico, Stefano Tacconi può ora dedicarsi ad una nuova fase del suo percorso di recupero per ritrovare quanto prima la forma migliore possibile. Adesso all’ex portiere della Nazionale italiana toccherà affrontare un importante percorso di riabilitazione che avrà luogo presso una struttura nelle vicinanze della sua abitazione. La lieta notizia è arrivata direttamente dal figlio Andrea, con un comunicato denso di soddisfazione e gioia.

“E’ stato un lungo percorso ad Alessandria, dove hanno salvato la vita di papà. Da oggi questo percorso continuerà in Lombardia, ma non dimenticheremo mai tutto quello che hanno fatto per mio padre e il supporto che hanno dato anche a noi”. Queste le parole colme di gratitudine di Andrea, il figlio di Stefano Tacconi sempre al suo fianco in questi lunghi mesi di degenza. Il giovane chiude poi il messaggio promettendo di aggiornare qualora vi fossero ulteriori novità nelle prossime settimane: “La strada è ancora lunga ma come ho sempre fatto vi terrò informati”.