Le condizioni fisiche di Stefano Tacconi, portierone della Juventus, stamane a Mattino5. Il programma di Canale 5 condotto da Federica Panicucci è tornata sul caso del guardiano, che negli scorsi giorni è uscito da terapia intensiva dopo un aneurisma al cervello, e in studio di vera la moglie di Tacconi, Laura Speranza. “Ha lasciato l’intensiva ed è passato alla sub intensiva – le prime parole della moglie – è più alleggerito, vedi proprio la differenza da un passaggio all’altro. Lui indica sempre il tubo come dire che non riesce a parlare ma io lo rassicuro dicendo che quando gli toglieranno il tubo lui tornerà a parlare…”.



Laura si commuove: “Io non riesco a parlare di lui, scusami ma faccio fatica. Sono momenti emozionanti, vedere i miglioramenti che fa giorno per giorno, è incredibile è come un leone. Sta lottando tanto per noi, vediamo che questa forza lo fa per noi, vuole uscirne bene”. E ancora: “Quando arrivo da lui mi segnala subito la mano, me la stringe in maniera incredibile e io sto sempre con lui, fino a che non si addormenta io non riesco ad andarmene, quando poi si rilassa lo saluto. Lui non è mai stato di tante parole, ha sempre comunicato con gli occhi, quindi noi in famiglia lo capiamo al volo, per noi è più facile anche se non ha la parola, riusciamo a capirlo”.



STEFANO TACCONI, LA MOGLIE A MATTINO: “GLI RACCONTO SEMPRE TUTTO, LUI E’ ATTENTO”

La moglie di Stefano Tacconi ha poi spiegato: “Gli racconto tutto, porto i nomi di amici e tifosi, ogni giorno glielo dico. Poi è molto attento ai video dei tifosi e degli amici che gli mandano i video, che ringrazio infinitamente. Quando gli faccio vedere i suoi cani, soprattutto Jack, ha uno sguardo intenso, ora è più presente”. Oggi è esattamente un mese dalla caduta: “Un mese incredibile, altalena di emozioni incredibile, ho avuto tantissima paura, terribile, il professore mi diceva che il 30% muore all’istante. Che donna sono? Diversa, più forte, più guerriera, una leonessa per lui, per i figli e per me stessa. La forza mi arriva da me, lo sento. Devo farmi vedere dai miei figli molto forte, ma comunque siamo molto uniti e l’unione è stata la nostra salvezza, siamo unitissimi”.



In collegamento anche il dottor Barbanera dell’ospedale di Alessandria, colui che ha preso in cura Stefano Tacconi dopo l’aneurisma: “Notizia di cinque minuti fa, ha fatto un ulteriore controllo che va bene, da adesso in avanti ogni tipo di stimolo è una cosa positiva, lui risponde bene, necessiterà ancora qualche giorno per essere sempre più collaborativo e poi dobbiamo gestire il drenaggio cerebrale per poi svincolarlo completamente dall’ambiente neurochirurgico e avviarlo ad una riabilitazione. Lui ci sta mettendo molto, sta facendo una grande partita. Tutto sta andando molto bene, siamo molto ottimisti, ma bisogna essere prudenti e avere un po’ di pazienza”. Su eventuali danni: “Danni importanti neurologici possiamo escluderli già da adesso, poi capiremo meglio una volta che lui potrà alzarsi dal letto, ma anche se ci fossero, su una condizioni clinica attuale vi sono ottime prospettive di recupero”. Poi la moglie ha aggiunto: “Avere vicino il dottor Barbanera per noi è fondamentale, quindi lasceremo Stefano Tacconi ad Alessandria con la possibilità del supervisore”. Il medico ha aggiunto e concluso: “Potrebbe lasciare l’ospedale fra due settimane? Le possibilità ci sono”.