Rischiamo qualcosa per Natale? “Una bella domanda. Nella storia di questa pandemia abbiamo spesso preso qualche piccola bufala. Io spero di no, l’Italia in realtà è coperta abbastanza dai vaccini. I vaccini su tante cose funzionano, alcuni dati sono incontrovertibili”: così l’infettivologo Stefano Vella ai microfoni di Agorà Extra.



L’esperto dell’Università Cattolica di Roma si è soffermato sulla crescita di casi positivi e sui possibili effetti di proteste di piazza e riaperture: “Un peso ce l’hanno sicuro. Abbiamo l’esempio dell’Inghilterra: pur avendo una copertura vaccinale importante, riaprendo senza limiti ha dei picchi di risali enormi, seppur con meno morti”. “Noi dobbiamo continuare con la campagna vaccinale per coprire le persone, perché il vaccino protegge dalla morte. In Bulgaria non hanno neanche i vaccini, hanno il 25-30% di vaccinati, e ci sono i picchi e i morti. Da noi ci sono i picchi – le parole di Stefano Vella – ma poche persone che si ammalano”.



STEFANO VELLA: “LOCKDOWN PER NON VACCINATI È RAGIONEVOLE”

La notizia del lockdown per non vaccinati al via da oggi in Austria ha riacceso il dibattito anche in Italia, questa l’analisi di Stefano Vella: “Il lockdown per i non vaccinati è ragionevole, io spero di risolvere il problema dall’altra parte: vaccinare chi non è vaccinato”. L’infettivologo ha poi commentato le ultime novità sulla campagna vaccinale, a partire dalla terza dose: “Ci sono dei dati inequivocabili sulla terza dose: in Israele hanno visto il peso sugli ospedali di chi aveva due e di chi aveva tre dosi. I coronavirus umani sono sempre gli stessi, l’immunità naturale non regge e il vaccino è uguale: il vaccino va pompato, perché dopo un po’ scema – ha concluso Stefano Vella – Per questo la terza dose va fatta”.

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