TSITSIPAS SI SEPARA DA SUO PAPÀ COME ALLENATORE: LA DIATRIBA
Stefanos Tsitsipas si separa da suo papà come allenatore. Erano anni che nel mondo del tennis si vociferava della fine della collaborazione tra i due, complici di andare spesso e volentieri tutt’altro che d’accordo, mettendo in scena teatrini poco graditi da avversari e amanti dello sport.
Ieri c’è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: nel match contro Kei Nishikori, valevole per i sedicesimi dell’ATP Montreal, i due si sono nuovamente scontrati con Apostolos, il padre-allenatore, che ha dovuto andarsene dal box del giocatore.
A fine partita Stefanos è stato una furia: “Merito un allenatore che mi ascolti, il comportamento di mio padre mi ha deluso. Ultimamente non è stato così intelligente per gestire certe situazioni. Io voglio migliorare, non rimanere fermo a questo punto”
“È con il cuore pesante che vi comunico che è giunta al termine la mia collaborazione con mio padre come allenatore. Preferisco mantenere mio padre nel suo ruolo di padre, e solo come padre.”, spiega abbastanza chiaramente Tsitsipas.
Tra i passaggi più importanti, ci sono le scuse per la figuraccia di ieri e il motivo per cui ha preso questa decisione ovvero la volontà di migliorare, senza rimanere fermo a livello di qualità. Fin qui è bastato papà Apostolos, ora invece serve altro.
Anche perché Tsitsipas, 26 anni tra pochi giorni, non ha ancora mai vinto uno Slam al netto di due finali perse ovvero il
Roland Garros del 2021 e
l’Australian Open del 2023, entrambe contro Novak Djokovic. Sono arrivati tre ATP Master 1000, tutti a Montecarlo, e un ATP Finals ma al netto della sua costanza non è ancora riuscito a stabilirsi concretamente tra i migliori. Chissà che non sia un cambio allenatore a svoltare la carriera del greco.