Stellantis avrebbe un piano ben specifico, produrre un’auto elettrica cinese presso lo stabilimento automobilistico della città di Torino, Mirafiori. L’idea nasce dopo aver confermato la partnership con Leapmotor, azienda cinese orientata alla costruzione di vetture completamente elettriche.
In un periodo storico dove Stellantis vede crescere i suoi utili, la possibilità di produrre auto cinesi in Italia è sempre più vicina, e a confermarlo lo stesso amministratore delegato della società Leapmotor, che dice «se ci fosse un business case adeguato produrremmo in Italia».
Stellantis produrrà auto elettriche cinesi in Italia?
Secondo il settimanale Automotive News Stellantis dovrebbe produrre all’incirca 150.000 auto elettriche presso lo stabilimento Mirafiori, lo stesso dove oggigiorno vengono prodotti tra i veicoli più apprezzati dagli italiani: la 500 elettrica e le Maserati Gran Cabrio, Gran Turism e il suv Levante.
L’accordo firmato tra Leapmotor e Stellantis, prevede che la holding olandese – a fronte dei 1,5 miliardi di euro spesi per l’acquisizione, quest’ultima ottenga il 21% delle quote generate a fronte dell’utile societario.
Al momento Stellantis – né un portavoce – ha rilasciato altri dettagli su quel che sarà, se non la conferma dell’idea di produrre automobili elettriche (cinesi), presso lo stabilimento torinese Mirafiori.
La mossa strategica di Stellantis
In un periodo storico dove la transizione all’elettrico è sempre più evidente, Stellantis ci ha visto “lungo”, e ha deciso di attuare la strategia più significativa a cui avrebbe potuto pensare in questo lasso di tempo: acquisire parte di Leapmotor e collocarsi in Italia per accelerare il processo di produzione di auto elettriche.
Con questa mossa, Stellantis accelererà l’approccio alle vetture elettriche (trend in evoluzione per via delle scelte ecologiche del momento), garantendo un plus irresistibile e appetibile: vendere i mezzi elettrici ad un costo più basso rispetto all’attuale concorrenza.
Ma anche la scelta dello stabilimento Mirafiori produrrà i suoi frutti, producendo un impatto positivo in tutto il territorio italiano, oltre che la creazione di nuovi posti di lavoro e la fiducia espressa negli operatori italiani, decisamente affermati in termini d’esperienza nelle automotive.