C’è un nuovo problema per Stellantis ed è quello dei concessionari che nelle ultime ore si sono messi decisamente di traverso, facendo un appello alla società madre e scrivendo una lettera alla presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen. Dopo che i “dealer” americani hanno alzato la voce negli scorsi mesi, chiedendo lumi sulle scarse vendite dei marchi Stellantis oltre oceano come Dodge e Ram, ora sono quelli del Vecchio Continente ad opporsi alla strategia del gruppo di Carlos Tavares, ed in particolare nei confronti delle auto elettriche.



Una lunga missiva in cui il cuore riguarda proprio le scarse vendite delle vetture a batteria, che ovviamente si stanno riflettendo sul totale di auto commercializzate in Europa da Stellantis, di cui ricordiamo fanno parte storici marchi come Fiat, Lancia, Alfa Romeo, ma anche Peugeot, Citroen e molti altri ancora.

CONCESSIONARI STELLANTIS: LA LETTERA SCRITTA ALLA VON DER LEYEN

I concessionari che vendono auto del gruppo hanno quindi chiesto ad Ursula von der Leyen di ritardare la prima data importante, quella del 2025, l’anno prossimo quindi fra pochi mesi, quando entreranno in vigore i nuovi rigidi limiti in merito alle emissioni auto. In poche parole i gruppi automobilisti non dovranno superare i 95 gCO2/km di media per tutti i veicoli messi in commercio nel territorio dell’Unione Europea, e il traguardo appare un vero e proprio miraggio viste appunto le vendite di green nel continente.



Il problema è che quelle aziende che non rispetteranno questi limiti rischiano di incappare in multe miliardarie, con tutto ciò che ne consegue. Per i concessionari che si sono appellati a Bruxelles, quindi, gli obiettivi sono irraggiungibili, tenendo conto che a settembre 2024 le vendite europee dei veicoli elettrici sono letteralmente crollate del 43,9 per cento.

CONCESSIONARI STELLANTIS: “FORTE RILUTTANZA AD ACQUISTARE AUTO ELETTRICHE”

Stando a quanto si legge nella lettera, c’è una “forte riluttanza” degli automobilisti ad acquistare le auto con alimentazione elettrica, puntando il dito nei confronti dei listini, definendole infatti vetture troppo care, e nel contempo anche di una infrastruttura di ricarica, le famose colonnine, che risulta essere insufficiente. Ecco perchè i concessionari si definiscono in una “posizione contraria” rispetto a Stellantis, che invece, a loro modo di vedere, “rimane ottimista” nel raggiungimento appunto degli obiettivi.



Di recente Carlos Tavares aveva infatti spiegato di essere contrario alla proposta di Luca De Meo, manager italiano a capo di Renault nonché dell’Acea, l’associazione dei costruttori di auto europei, che aveva chiesto una proroga dello stesso 2025, proprio per l’impossibilità per numerosissime case di rispettare gli obiettivi. Difficile capire cosa succederà ma la cosa certa è che le case automobilistiche europee stanno attraversando una crisi come non mai: di recente si è deciso di introdurre dazi importanti verso i produttori cinesi ma basterà? C’è il serio rischio che risulti essere un vero e proprio boomerang.