Stellantis, John Elkann, intervistato da Class Cnbc fa il punto della situazione sulla crisi del mercato delle auto e spiega quali sono gli obiettivi del gruppo per superare il momento difficile e arrivare agli obiettivi della transizione energetica. I principali cambiamenti infatti punteranno alla decarbonizzazione anche attraverso alternative rappresentate dalle nuove tecnologie come l’idrogeno, Come spiega l’imprenditore: “La cosa importante è cercare di utilizzare le risorse al minimo e nella maniera più efficiente. Bisogna avere l’ambizione di assicurarsi di operare in un ambiente decarbonizzato e di affrontare delle sfide“, come ad esempio il profondo cambiamento, anche a livello normativo, del settore automobili, che le nuove regolamentazioni impongono.



Per questo Elkann sottolinea: “L’industria automotive in questo momento ha molti punti di pressione competitiva, questo significa cambiamento, che da un lato può essere innovativo ed entusiasmante ma dall’altro impone anche maggiori difficoltà” e aggiunge: “Lo sforzo che abbiamo fatto con Fiat è stato la capacità di rinnovarci restando attuali e non limitati solo alla storia della società“.



John Elkann: “Nonno Gianni è stato il mio mentore, un uomo straordinario”

John Elkann, intervistato da Class Cnbc in merito ai progetti presenti e futuri di Stellantis e delle altre società collegate al gruppo, ha parlato anche del settore lusso. In particolare della Ferrari, azienda che che nonostante il momento di crisi per il settore auto, non sembra avere difficoltà particolari. Neanche dopo il calo drastico della domanda dalla Cina, che non ha avuto un particolare impatto negativo sul marchio perchè: “Ferrari lavora sui backlogs, quindi oggi vendiamo auto che arriveranno ai nostri clienti in un paio d’anni, un modello innovativo che rende meno esposti alla crisi del grande mercato del lusso cinese“.



Elkann inoltre ha ricordato le figure fondamentali della società che dalla Fiat a Stellantis, passando per Ferrari, hanno creato un modello di business, in particolare il nonno Gianni Agnelli e Sergio Marchionne: “Nonno Gianni è stato un mentore per me e un uomo straordinario con il quale ho avuto l’opportunità di lavorare per 14 anni. Quest’anno sarebbero vent’anni da quando ha iniziato con noi. Sergio invece, era “One of a kind“.