È arrivata la smentita di John Elkann su una possibile fusione di Stellatis e Renault. La notizia si era sparsa nelle scorse ore, con tanto di presunto sostegno da parte del governo della Francia, sebbene l’operazione avrebbe dovuto fare i conti con i vincoli antitrust e coi problemi sociali legati alla duplicazione degli impianti di Parigi. La multinazionale con sede nei Paesi Bassi, ad ogni modo, non sembrerebbe essere intenzionata a prendere in considerazione questo scenario.



“Non esiste alcun piano allo studio riguardante operazioni di fusione di Stellantis con altri costruttori. La società è concentrata sull’esecuzione del piano strategico Dare forward e nella puntuale realizzazione dei progetti annunciati per rafforzare l’attività in ogni mercato dove è presente, inclusa l’Italia”, ha chiarito il presidente di Stellantis ad Ansa. “L’azienda è impegnata al tavolo automotive promosso dal Mimit che vede uniti il governo italiano con tutti gli attori della filiera nel raggiungimento di importanti obiettivi comuni per affrontare insieme la transizione elettrica”.



Stellantis-Renault, c’è la smentita: John Elkann si espone, silenzio dall’altra parte

Una replica di Renault sulla possibile fusione di Stellantis invece non c’è stata. “Non commentiamo le voci e le indiscrezioni. Onestamente, non abbiamo alcuna informazione su questo argomento”, ha precisato la direzione dopo essere stata contattata da Ansa. La smentita dunque è stata decisamente meno netta rispetto a quella di John Elkann, ma al momento lo scenario sembrerebbe essere poco concreto. 

Anche il ministro dei Trasporti e vicepresidente del consiglio Matteo Salvini non ha voluto esprimersi in merito ad un possibile futuro consolidamento tra le due aziende. “Non commento le indiscrezioni”, ha detto. Non resta dunque che attendere eventuali nuovi sviluppi sulla questione. Il progetto, da 7 milioni di auto e oltre 220 miliardi di fatturato, infatti resta suggestivo, soprattutto per quanto riguarda l’ambizione di arginare l’avanzata di colossi cinesi nel settore.